tag:blogger.com,1999:blog-9340476936710753972024-02-07T06:28:57.907+01:00SEDUCENTI SUGGESTIONI SALENTINEIl mare cristallino, l'eleganza del barocco, l'atmosfera fatata, il profumo della storia, il ritmo frenetico della pizzica, i prodotti della buona terra, il vivere slow... IL SALENTO E LA SUA ATTRAZIONE MAGICA!OracoloSalentinohttp://www.blogger.com/profile/00896315204336792909noreply@blogger.comBlogger94125tag:blogger.com,1999:blog-934047693671075397.post-10944195802600384922013-03-21T20:46:00.000+01:002013-03-21T20:46:22.215+01:00Il pasticciotto leccese<br />
Il pasticciotto è un dolce tipico del Salento in Puglia, composto da pasta frolla farcita di crema pasticcera e cotto in forno.<br />
Ingredienti semplici, potrebbero sembrare addirittura banali...ma vi consiglio di riparlarne dopo averne assaggiato almeno uno...<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_4GSOgPRevpC3kQY18NgeK6HxOZKQ0zAAIKxNh-81oHTTAuwh2-0tLM-fEgfwWr3u8Bv3vNjmuGC9MkFyqkL7J3GnWOXKs3ztHltTOzmjUTkcrhJBnDpQlJFz9HTTyZ5eFxpvLvzg18RG/s1600/Pasticciotti.bmp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_4GSOgPRevpC3kQY18NgeK6HxOZKQ0zAAIKxNh-81oHTTAuwh2-0tLM-fEgfwWr3u8Bv3vNjmuGC9MkFyqkL7J3GnWOXKs3ztHltTOzmjUTkcrhJBnDpQlJFz9HTTyZ5eFxpvLvzg18RG/s1600/Pasticciotti.bmp" /></a></div>
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La tradizione vuole che la nascita del pasticciotto sia stata quasi casuale: nel 1745 a Galatina nella bottega pasticciera della famiglia Ascalone durante le festività di San Paolo, guaritore delle tarantate, il signor Nicola si arrovellava per inventare una novità che potesse risollevare la critica situazione economica della bottega; a fine giornata si ritrovò un impasto e un po' di crema non sufficienti per cuocere un'altra torta; decise allora di utilizzare questi resti ponendoli in un piccolo recipiente di rame facendone una piccolissima torta di crema che lui stesso definì un pasticcio.<br />
Mise ugualmente il pasticcio nel forno e lo regalò ancora caldo a un passante. I complimenti e le lodi si sprecarono. Il pasticcio risultò veramente ottimo e l'uomo ne volle qualcuno da portare in famiglia. Nacque così il "pasticciotto de Lu Scalone". Il successo fu immediato e la voce si sparse in provincia. Il pasticciotto divenne da quel giorno un dolce tipico del Salento.<br />
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La città di Lecce lo ha riconosciuto come dolce tipico leccese ed è presente nell'elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali redatto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (ai sensi dell'art. 8 del D.Lgs. 30 aprile 1998, n. 173).<br />
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<b>Consigli utili</b><br />
- Spennellate con albume d'uovo prima della cottura in forno, in modo che il pasticciotto raggiunga la sua tipica doratura ambrata e lucida.<br />
- L'impasto della pasta frolla deve essere rigorosamente fatto con lo strutto e non con margarina o burro, in quanto all'epoca della sua nascita i prodotti che venivano usati da contadini e massaie, erano quelli che si producevano in casa: uova,farina,latte,ed avendo maiali appunto lo strutto.<br />
- Consumate il dolce ancora caldo per apprezzare il suo sapore, il profumo della crema e la consistenza della pasta frolla appena sfornata.<br />
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<b>Curiosità</b><br />
- È tipica abitudine dei salentini consumare questo dolce durante le prime ore della giornata per la prima colazione, caldo, quasi bollente, appena sfornato.<br />
- Se lo mangiate nel pomeriggio, il consiglio è di ritagliarsi una pausa rigenerante di dieci minuti per gustare l'"accoppiata" pasticciotto + caffè in ghiaccio con latte di mandorla.<br />
- Oggi il termine pasticciotto è anche usato per definire un uomo dai modi pacati e un po' sovrappeso.<br />
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- Oltre ad essere preparato nella sua classica forma di un piccolo tortino ovale, esiste anche nella forma di una torta rotonda, la torta pasticciotto.<br />
- Un derivato del pasticciotto è il fruttone (altra delizia), composto da una base di pasta frolla ripiena di pasta di mandorle fresca e marmellata (di mele cotogne nella versione classica oppure di altra frutta) e il tutto ricoperto da uno strato di cioccolato fondente. A differenza del pasticciotto, il fruttone va servito freddo.<br />
<br />OracoloSalentinohttp://www.blogger.com/profile/00896315204336792909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-934047693671075397.post-66308393117191740042012-04-23T15:53:00.002+02:002012-04-23T15:55:28.038+02:00Offerta Last Minute Salento Residence<div style="text-align: justify;">
Il <b>Salento</b>, come ogni anno, è meta di milioni di turisti che scelgono questa meravigliosa penisola per trascorrere le vacanze estive.<br />
La bellezza del mare cristallino e delle suggestive coste rappresentano un eccellente richiamo a visitare una terra ricca di fascino, dove, storia e leggenda, arte e cultura, natura e tradizioni, attraggono sempre di più il turista.<br />
Per coloro che sono alla ricerca di tutto questo e di trascorrere una vacanza rilassante, in grado di concedere, anche per un solo attimo, la possibilità di dimenticare il ritmo frenetico del mondo moderno, proponiamo l’idea di trascorrere un piacevole soggiorno presso il <b>Residence Baia degli Angeli</b> di <b>Santa Cesarea Terme</b>. Grazie ad un equo rapporto tra qualità e prezzo è decisamente tra i più competitivi del Salento; le varie tipologie degli alloggi danno la possibilità a famiglie, coppie e single di trovare la giusta dimensione. Inoltre, il Residence propone <a class="link" href="http://www.residencenelsalento.com/offerte-speciali-salento.html">offerte e last minute Salento</a> per tutta la stagione estiva 2012.<br />
Tra queste evidenziamo un imperdibile last minute per Maggio e Giugno.<br />
Per maggiori informazioni visitare il sito <a class="link" href="http://www.residencenelsalento.com/">Residence nel Salento</a> al seguente indirizzo <b>www.residencenelsalento.com</b> <br />
e….<i>buone vacanze!</i></div>OracoloSalentinohttp://www.blogger.com/profile/00896315204336792909noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-934047693671075397.post-3295138991525615112012-02-27T01:08:00.001+01:002012-02-27T01:11:34.390+01:00Offerte nel Salento<div style="text-align: justify;">Non sempre risparmiare è sinonimo di servizi scarsi e residence fatiscenti.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Volendo fare una sorpresa a mia moglie, l'anno scorso ho deciso di prenotare una vacanza nel Salento, ma lavorando lontano da casa e non avendo molta voglia di cercare agenzie vicino all'ufficio, decisi di cercare qualche offerta su internet.</div><div style="text-align: justify;">Certo una grande agenzia, in teoria, dovrebbe proporre vacanze interessanti, in sistemazioni valide...ma i prezzi?</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Decisi allora di cercare qualche sito dove venivano offerti i cosìdetti last-minute, ovvero pacchetti viaggio ad un prezzo molto interessante. Dopo aver navigato per un po' approdai su <a href="http://www.residencenelsalento.com/"><strong><span style="font-size: large;">www.residencenelsalento.com</span></strong></a> .</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Consultai le informazioni con le comodità che offre internet (stando comodamente seduti, non dovendo armeggiare con decine di cataloghi fatti con criteri diversi, ...) e fin quì tutto "normale" ma, a differenza di altri siti, <a href="http://www.residencenelsalento.com/"><span style="font-size: large;"><strong>www.residencenelsalento.com</strong></span></a> offre proposte chiare e selezionate.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Dopo aver scelto il periodo (metà Giugno) veniva la parte critica, il prezzo: non avevo voglia di fareo fare una vacanza "importante", però non avevo neanche voglia di alloggiare in una baracca, o di ritrovarmi in un metro quadro di spiaggia affollata. <br />
Decisi allora, visto che avevo ancora 2-3 giorni di tempo per prenotare, di monitorare l'andamento del prezzo e, nel frattempo, di verificare altre soluzioni e di approfondire le informazioni riguardanti il residence in questione (Residence Baia degli Angeli - <a href="http://www.residencebaiadegliangeli.it/"><span style="font-size: large;"><strong>www.residencebaiadegliangeli.it</strong></span></a>).</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Sul sito sono fornite descrizione e foto del residence. E qui sorgono le domande del buon consumatore: ma le foto sono quelle dell'appartamento dove alloggeremo effettivamente? Sono state ritoccate per eliminare evidenti difetti?<br />
Io risolsi il problema cercando in rete altre immagini: il risultato fu tutt'altro che deludente, anzi trovai conferma delle immagini viste e non solo, quello che veniva descritto a parole era effettivamente reale.<br />
Non contento, forse anche perchè fidarsi è bene ma accertarsi è meglio, chiamai il numero indicato sul sito. Mi rispose un signore gentilissimo al quale chiesi ulteriori informazioni sul residence e sul Salento. Mi rispose che avrebbe fatto ricerche e mi avrebbe inviato via mail altre informazioni. La mail non si fece attendere, nel giro di poche ore mi arrivò una descrizione più dettagliata degli appartamenti e alcune curiosità e indicazioni su cosa fare e vedere durante una vacanza nel Salento.</div><div style="text-align: justify;">Parliamo del prezzo, uno dei punti forti dell'offerta che mi era stata fatta: un appartamento completamente ristrutturato, molto ben arredato, con aria condizionata, a 200mt da uno splendido mare: € 150,00 ad appartamento, con la possibilità di usufruire dell'offerta 2x1; in altre parole, avevo la possibilità di prenotare 2 settimane nel Salento a € 150,00 complessive!!!</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Tutto contento torno a casa da mia moglie e gli faccio la sorpresa. <br />
</div><div style="text-align: justify;">Eccoci alla prova del nove: il giorno della partenza; arrivati a Santa Cesarea Terme, ecco la conferma di quanto speravo: un residence splendido, tenuto ottimamente, a pochi passi da un mare cristallino...un'ottima soluzione ad un prezzo molto conveniente!<br />
Sono molto contento di aver risparmiato e di aver fatto una vacanza molto bella. <br />
La sorpresa a mia moglie è riuscita al meglio!</div><div style="text-align: justify;">Ve lo consiglio, io tra un po' spero di partire di nuovo e nel frattempo controllo le offerte che mi arrivano tramite la newsletter.</div><div style="text-align: justify;">Ciao e Buon Viaggio a tutti!!!</div>OracoloSalentinohttp://www.blogger.com/profile/00896315204336792909noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-934047693671075397.post-27542314597741467682012-02-19T22:03:00.002+01:002012-02-19T22:09:08.897+01:00Residence Salento: un mare meraviglioso...ed economico<div style="text-align: justify;">Cale segrete, spiagge di sabbia fine, scogliere, grotte...il mare del Salento è tutto da vivere. La sua costa si offre al viaggiatore con un panorama sempre diverso. I due mari che lo cullano, Adriatico e Ionio, hanno acque cristalline e invitano a lunghe immersioni.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">La varietà è la regina delle spiagge del Salento. Si passa dalle scogliere mozzafiato del basso Adriatico, alle spiagge bianche di Gallipoli e alle calette incantevoli di Otranto.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Partendo dall'alto Adriatico salentino, merita una sosta per fare un tuffo Roca Vecchia: qui non c'è spiaggia, ma l'acqua è splendida e a nuoto si può raggiungere la Grotta della Poesia dove, una leggenda narra, si riunissero i poeti di tutta la Puglia per raccontare della bellezza di una principessa che usava bagnarsi nella grotta. Prima di raggiungere i Laghi Alimini e la spiaggia più frequentata nei pressi di Otranto, si sosta a Torre dell'Orso, lungo arenile dominato dai faraglioni delle due sorelle.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Davanti ai Laghi Alimini, si presenta in tutto il suo splendore l'omonima spiaggia, tra le più amate della regione, dopo la quale si apre la Baia dei Turchi, con piccole cale sabbiose.</div><div style="text-align: justify;">Passato Capo d'Otranto, si incontra la cala di Porto Badisco, una piccola insenatura dove la leggenda narra che sia sbarcato Enea.</div><div style="text-align: justify;">Non c'è spiaggia, ma comodi accessi e, soprattutto, un mare azzurro e cristallino, senza dubbio il più bello del Salento: siamo a Santa Cesarea Terme, piccolo borgo incantato, famoso per le sue acque trasparenti e per le preziose proprietà curative delle stesse.</div><div style="text-align: justify;">Procedendo ancora verso sud, prima della Marina di Leuca, ecco una spiaggia di sabbia bianca, stretta da alte rocce: il fiordo del Ciolo. Qui i tuffatori più esperti si lanciano da un'altezza da brivido: 50 metri!</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Dopo Santa Maria di Leuca, si passa sullo Ionio, dove le spiagge sono prevalentemente sabbiose. Prima si incontrano le spiagge caraibiche delle Maldive del Salento, poi c'è Gallipoli, dove si possono trovare spiagge bianche e una movida molto intensa.</div><div style="text-align: justify;">Dopo Gallipoli, ha un fascino tutto suo la spiaggetta di Portoselvaggio. </div><div style="text-align: justify;">Ai confini del Salento con il Tarantino, Punta Prosciutto ha un'acqua limpidissima e una spiaggia di sabbia finissima. Poco più a sud di Taranto, si trova il Lido di Fata Morgana, che ricorda le spiagge attrezzate della California.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Si può godere di questo mare che non ha rivali in Italia, con un occhio al portafoglio, prenotando uno dei tanti residence che si trovano nelle principali località del Salento.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Il nostro consiglio: visitate il sito <a href="http://www.residencenelsalento.com/"><strong><span style="font-size: large;">www.residencenelsalento.com</span></strong></a> , dove potrete trovare delle offerte particolarmente interessanti. A Santa Cesarea Terme, il <a href="http://www.residencenelsalento.com/"><strong><span style="font-size: large;">Residence Baia degli Angeli</span></strong></a> è un'ottima ed economica soluzione: a due passi dal mare e dal centro, in posizione comodissima per visitare Santa Cesarea Terme, Otranto e le principali località turistiche che questa splendida destinazione riesce a regalare.</div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div>OracoloSalentinohttp://www.blogger.com/profile/00896315204336792909noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-934047693671075397.post-22080393358092250362011-07-28T17:22:00.003+02:002011-07-28T17:32:17.817+02:00La Notte della Taranta<div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">L’esorcismo dal morso della taranta continua ad esercitare ancora tutto il suo fascino, tanto che i paesi del Salento si riempiono di migliaia di persone, tra turisti e curiosi, allorquando d’estate vengono organizzate serate in onore della pizzica-pizzica, della taranta, appuntamenti che culminano nell'ormai imperdibile Notte della Taranta che si tiene, da qualche anno, ogni 17 agosto nella piccola Melpignano, nei pressi del convento degli Agostiniani, che fa da splendida cornice a questo evento. </div><div style="text-align: justify;">Questo appuntamento è diventato in questi ultimi anni uno degli eventi più attesi, sia da parte dei salentini, che da parte di tutti i turisti richiamati dai ritmi e dalle danze che si sprigionano durante i concerti nelle piazze dei comuni della Grecia Salentina e non solo.</div><div style="text-align: justify;">Il progetto di questo festival, è nato nel 1998, quando si decise di realizzare, all'interno dell'area ellenofona della "Grecìa salentina", un grande concerto in cui la locale musica folklorica si mescolava con altre tradizioni musicali, rivitalizzandosi e stabilendo, in questo modo, anche una modalità diversa di composizione musicale contemporanea.</div><div style="text-align: justify;">Icona della manifestazione fu la taranta, o tarantola, animale mitico al cui morso le classi popolari salentine attribuivano una funzione mitica, come la definisce Ernesto De Martino, secondo cui il morso esprime conflitti psichici cifrati emergenti dall'inconscio.</div><div style="text-align: justify;">La Notte della Taranta gode ormai di notevole considerazione in ambito nazionale ed internazionale, proprio grazie al fascino esercitato su grandi musicisti che sono accorsi presso il suggestivo convento degli agostiniani, per unirsi ai gruppi musicali di zona e far rivivere una tradizione secolare.</div><div style="text-align: justify;">Negli ultimi anni, la Notte della Taranta ha goduto di tanta considerazione da essere trasmessa in diretta TV, contribuendo così a diffondere la cultura salentina oltre i confini stessi della Puglia, alimentando ancora di più la leggenda del Salento come Terra del Rimorso.</div><div style="text-align: justify;">Attualmente il festival viene considerato dalla gente come un appuntamento irrinunciabile dell'estate salentina, come un marcatore dell'identità locale. Gli amministratori dei comuni della Grecìa hanno deciso di puntare su questo evento per attirare un numero crescente di turisti e date le presenze, circa 100.000 persone durante l'ultima serata, si può tranquillamente concludere che lo scopo è stato raggiunto.</div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Nei giorni della Notte della Taranta, anche per via delle numerose tappe di avvicinamento al Concertone finale sempre più interessanti e ben organizzate (quest'anno potrebbe esserci anche una tappa a Lecce), il Salento è letteralmente "sold out": diventa molto difficile trovare ancora disponibilità in hotel, villaggi e residence del Salento. Santa Cesarea Terme, Otranto, tutte le principali località del Salento e le immediate vicinanze di Melpignano vivono un ritmo frizzante e frenetico come quello della pizzica. Se avete intenzione di assistere anche voi a quest’ imperdibile evento e non avete ancora prenotato il vostro hotel, controllate l<strong>e ultime disponibilità, i lastminute e le offerte più interessanti nei residence del Salento pubblicate nella sezione offerte del portale </strong><a href="http://www.lastminutenelsalento.it/"><strong><span style="color: #8c2300; font-size: 13.5pt; text-decoration: none; text-underline: none;">www.lastminutenelsalento.it</span></strong></a><strong> o sul portale </strong><a href="http://www.residencenelsalento.com/"><strong><span style="color: #8c2300; font-size: 13.5pt; text-decoration: none; text-underline: none;">www.residencenelsalento.com</span></strong></a><strong> .</strong><br />
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Tra le fonti: japigia.com e RepubblicaSalentina.it</div>OracoloSalentinohttp://www.blogger.com/profile/00896315204336792909noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-934047693671075397.post-48023616254309554732011-07-28T16:53:00.001+02:002011-07-28T16:56:27.182+02:00Pizzica e stili di vita: il Salento e la Notte della Taranta<div style="text-align: justify;">Per comprendere una Terra, la sua cultura ed i costumi del suo Popolo è importante ascoltarne la musica.</div><div style="text-align: justify;">Nell'ultimo periodo i salentini ed, in particolare, i giovani hanno riscoperto la musica dei padri, dei nonni, degli avi. Ci si è accorti che le sonorità calde e solari proposte dalla musica popolare non hanno nulla da invidiare al Blues, la musica che ha dato le origini al rock, al soul, al r&b e al rap.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Ritmi e musiche dal sapore arcaico, semplici nelle loro melodie evocatrici di danze rituali pagane che ancora oggi riescono a coinvolgere quanti le ascoltano come i balli improvvisati tra gli spettatori durante i concerti possono dimostrare. </div><div style="text-align: justify;">Questi canti non sono semplicemente momenti di ricreazione ludica come siamo abituati a considerare la musica. Essi erano spesso considerati strumento per operare guarigioni, per esorcizzare spiriti e purificare ambienti; propiziavano vittorie, fecondità, toccando i tasti segreti dell’anima che rispondeva suscitando in chi ascoltava il corrispondente stato d’animo evocato.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">La pizzica appartiene alla musica così intesa. Sono balli e canti che guariscono i tarantolati, ovvero i malcapitati punti dalla terribile tarantola, un ragno i cui morsi provocano convulsioni e crisi epilettiche sino alla follia.</div><div style="text-align: justify;">La pizzica, eseguita da fisarmoniche, violino e dal tamburello leccese, ritmo costante, evocativo di intense energie visibili nei movimenti sincopati e vigorosi dei tarantolati che danzano, era ritenuta in grado di operare la guarigione degli ammalati. Essi ballavano sino allo sfinimento, finché gli effetti del veleno non si dissolvevano nella stanchezza del movimento fisico libero da convenzioni e costrizioni. </div><div style="text-align: justify;">Riproporre gli antichi canti popolari non può che essere un passo ulteriore verso la riappropriazione e la valorizzazione anche di quel patrimonio culturale impalpabile quali sono le tradizioni, i canti e le credenze del passato.</div><div style="text-align: justify;">Qualche esempio?Un caso unico al mondo!</div><div style="text-align: justify;">Parliamo di "caso unico al mondo" in quanto non ci risulta che ci sia un altro posto al mondo in cui la musica di tradizione del territorio, il folk, possa piacere tanto e possa affascinare e coinvolgere in maniera così forte i GIOVANI.</div><div style="text-align: justify;">E' sufficiente partecipare ad una delle tantissime feste salentine che vengono organizzate in ogni parte d'Italia dagli studenti e dai cittadini che vivono fuori, per accorgersi in pochissimi minuti di quanti giovani ne vengono coinvolti e con quale passione si fanno prendere dalla "trance" che i ritmi salentini sanno creare.</div><div style="text-align: justify;">Senza poi parlare delle centinaia di feste che hanno luogo in Italia, in Europa e in tutto il mondo, tra cui spicca prima fra tutte l'ormai internazionale "Notte della Taranta".</div><br />
<div style="text-align: justify;">Nei giorni della Notte della Taranta, anche per via delle numerose tappe di avvicinamento al Concertone finale sempre più interessanti e ben organizzate (quest'anno potrebbe esserci anche una tappa a Lecce), il Salento è letteralmente "sold out": diventa molto difficile trovare ancora disponibilità in hotel, villaggi e residence del Salento, tra Santa Cesarea Terme, Otranto e le immediate vicinanze di Melpignano. <strong> </strong></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><strong>Le ultime disponibilità a condizioni molto vantaggiose e i lastminute e le offerte più interessanti nei più confortevoli residence del Salento saranno presto pubblicate nella sezione offerte del portale </strong><a href="http://www.lastminutenelsalento.it/"><span style="font-size: medium;"><span style="color: #8c2300;"><strong>www.lastminutenelsalento.it</strong></span></span></a><strong> , a tariffe realmente introvabili, e sul portale </strong><a href="http://www.residencenelsalento.com/"><span style="font-size: medium;"><span style="color: #8c2300;"><strong>www.residencenelsalento.com</strong></span></span></a><strong> .</strong></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><span style="color: #0c3b5c; font-family: Verdana; font-size: x-small;">Ecco, questa per esempio è una esibizione degli <b>Officina Zoè</b> a <b>TOKYO</b>, in Giappone:</span> <br />
<div 500?="" height="300"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/eWWIP3uWOrk" /><param name="wmode" value="transparent" /><embed height="300" src="http://www.youtube.com/v/eWWIP3uWOrk" type="application/x-shockwave-flash" width="500" wmode="transparent"></embed> </div><br />
<div style="text-align: justify;"><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Tra le fonti: japigia.com e RepubblicaSalentina.it</div><div 500?="" height="300" style="text-align: justify;"><br />
</div></div>OracoloSalentinohttp://www.blogger.com/profile/00896315204336792909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-934047693671075397.post-12209162435695039022011-07-28T01:21:00.001+02:002011-07-28T01:26:28.741+02:00Residence nel Salento<div style="text-align: justify;">Se per quest'anno avete deciso di trascorrere le vostre vacanze in uno degli incantevoli residence sul mare del Salento, non avete più altro tempo da perdere!</div><div style="text-align: justify;"><br />
Il Salento ormai da diversi anni è una delle mete più gettonate dai turisti e dai vip e se non si prenota in anticipo si rischia di trovare tutto esaurito.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Il Salento è una destinazione meravigliosa ed ogni località ha il suo fascino ed esercita una certa suggestione; per cui se non avete esigenze particolari, potete vedere quali offerte ci sono in rete. <br />
Per trovare le offerte più convenienti vi basta digitare su un qualsiasi motore di ricerca: "residence nel Salento" oppure “appartamenti nel Salento”: le proposte sono variegate e per ogni gusto.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><strong><em>Cos’è la formula residence? </em></strong>Si tratta di una formula esercitata da complessi turistici che prevedono la sistemazione in confortevoli appartamenti, di solito composti da soggiorno con angolo cottura e divano letto, una camera da letto e il bagno e dispongono del necessario per cucinare e riordinare. In alcuni complessi turistici si può aggiungere il quinto letto per un bambino o la culla, oppure prenotare dei comodi trilocali che possono ospitare fino a 6/7 persone; nel caso preferisci andare in vacanza in coppia puoi prenotare monolocali per 2/3 persone. <br />
Solitamente, i costi in loco sono obbligatori e da pagare all'arrivo e comprendono: i consumi di acqua, luce, gas, la biancheria, le pulizie finali e la tessera club per animazione sport e miniclub ove prevista.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">I lastminute e le offerte più interessanti nei più confortevoli residence del Salento saranno presto disponibili sulla sezione offerte del portale <a href="http://www.lastminutenelsalento.it/"><span style="font-size: large;">www.lastminutenelsalento.it</span></a> , a tariffe realmente introvabili, e sul portale <a href="http://www.residencenelsalento.com/"><span style="font-size: large;">www.residencenelsalento.com</span></a> : <strong>residence a Santa Cesarea Terme, a Otranto, a Santa Maria di Leuca, con tariffe scontate e super convenienti</strong>. Provare per credere!</div>OracoloSalentinohttp://www.blogger.com/profile/00896315204336792909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-934047693671075397.post-52512754505743606282011-07-01T16:18:00.001+02:002011-07-01T16:19:58.610+02:00Offerte in villaggi e residence nel SalentoChi non sogna da sempre una vacanza in un villaggio turistico o in un appartamento a prezzi introvabili? Nei prossimi giorni, su alcuni famosi portali web di vacanze nel Salento, si possono trovare delle <strong>offerte imperdibili in villaggi o confortevoli appartamenti nel Salento</strong>.<br />
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Per soggiorni nel mese di luglio, sul web si possono trovare last minute nel salento a tariffe super convenienti, per trascorrere con un occhio al portafoglio una vacanza organizzata, con tanto di attività incluse nel prezzo, con vista sul mare incontaminato del Salento.<br />
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In effetti le vacanze sono per molti il premio costoso dopo un anno di lavoro e di risparmio, sia per accontentare i propri bambini, sia per partire con la propria comitiva e godere del relax e del divertimento che una vacanza può regalare.<br />
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Nel Salento si possono trascorrere giornate intense di attività, per non annoiarsi, ma anche momenti di relax unici. Il Salento regala emozioni indimenticabili ai visitatori: mare cristallino, paesaggi mozzafiato, piatti prelibati e percorsi artistici imperdibili, senza dimenticare la convenienza del costo della vita, che premette anche ai turisti di beneficiare di ottima qualità senza tornare a casa con il portafoglio vuoto.<br />
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<strong><em>I lastminute più interessanti nei villaggi e nei residence del Salento saranno presto disponibili sulla sezione offerte del portale<span style="font-size: large;"> </span><a href="http://lastminutenelsalento.it/"><span style="font-size: large;">lastminutenelsalento.it</span></a></em></strong>, a tariffe realmente introvabili. <strong><em><u>Villaggi e appartamenti a Santa Cesarea Terme, a Otranto, a Santa Maria di Leuca, con tariffe scontate e super convenienti</u></em></strong>. Provare per credere!<br />
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Intanto, iniziate a preparate i bagagli..il Salento vi aspetta!!<br />
Leggi anche:<br />
<strong><a href="http://mysalento.blogspot.com/2011/07/last-minute-nel-salento-consigli.html"><span style="font-size: large;">Last minute nel Salento</span></a></strong>OracoloSalentinohttp://www.blogger.com/profile/00896315204336792909noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-934047693671075397.post-72338672384057632862011-07-01T11:34:00.002+02:002011-07-01T11:50:22.980+02:00Last minute nel Salento<div style="text-align: justify;">Stai per prenotare un Last-Minute nel Salento? Segui i consigli per capire se è una vera offerta.<br />
<strong><u>Che cos’è il Last Minute?</u></strong> <br />
Terminologia praticamente sconosciuta fino a pochi anni fa, è oggi uno dei termini più usati nel mondo del turismo e sicuramente conosciuto da tutti voi, ma è bene spendere due parole per capire cos’è oggi veramente il last minute.<br />
Nasce come una particolare offerta di vacanze sulle rimanenze a ridosso dell partenza di posti in voli e/o strutture alberghiere, che si presume rimarrebbero invendute se proposte a prezzo pieno. Fu una piccola rivoluzione, in quanto da sempre gli sconti sui viaggi si avevano prenotando, al contrario, con largo anticipo. Il termine tradotto significa “ultimo minuto” ad indicare appunto che queste offerte sono disponibili sempre a ridosso della data di partenza, solitamente 2 o 3 settimane prima.<br />
Il successo della formula lastminute è stato ed è tutt’oggi talmente alto che, da ripiego, è diventato un diffuso modo di viaggiare: si aspetta l’ultimo momento per prenotare, adattandosi alle destinazioni e alle strutture in offerta. </div><div style="text-align: justify;"><em>Ciò è valido per tutte le destinazione, pertanto sarà facilissimo trovare anche dei last minute nel Salento.</em>Oggi è quindi praticamente un fenomeno di moda, con la conseguenza che la maggioranza dei pacchetti last-minute vengono oramai creati ad arte dai tour operator senza una reale necessità e, fatto molto negativo, senza un reale sconto. Molte offerte di viaggio sono proposte come offerte last-minute anche se in realtà sono normali pacchetti soggiorno. <br />
<em>I last minute nel Salento, sono nella maggioranza dei casi, delle offerte molto convenienti: sul mercato Mare Italia, infatti, è piuttosto facile monitorare le tariffe delle strutture ricettive; pertanto, quando si trovano delle <strong>offerte nel Salento</strong>, è facile verificare se si tratta di proposte davvero convenienti, cioè se si tratta di un vero e proprio <strong>last minute nel Salento</strong>.</em>Ma c’è di più: in nome del last minute e “con” questo nome sono nati molti tour operator specializzati, tra cui il più famoso è sicuramente <a href="http://lastminute.com/"><strong><span style="font-size: large;">lastminute.com</span></strong></a>, operanti per lo più su internet, i quali propongono offerte “ultimo minuto”. Per quanto riguarda il Salento, si preannuncia particolarmente specializzato il sito <a href="http://lastminutenelsalento.it/"><strong><span style="font-size: large;">lastminutenelsalento.it</span></strong></a>, vetrina imperdibile per chi decide di trascorrere la propria vacanza nel Salento, in quanto proporrà il meglio dell’offerta turistica del Salento, alle condizioni migliori del mercato: si tratterà, quindi, di un tour operator specializzato nei <strong>last minute nel Salento</strong>, quelli veri, quelli davvero convenienti.<br />
Come fare per riconoscere i veri <strong>Last minute nel Salento</strong>? <br />
E’ oramai difficile, specie se prenotate online dove tutte le vacanze sono proposte con i più disparati sconti, ma non è cosa impossibile!<br />
In agenzia di viaggio potete consultare le offerte sulle partenze entro un mese: queste solitamente vengono inviate alle agenzie che le stampano in volantini o spartani elenchi. <strong><em>Confrontate il prezzo con quello da catalogo del medesimo tour operator, e verificate se si tratta di una vera offerta</em></strong>. Il prezzo pieno deve essere ben superiore e soprattutto… il pacchetto “a prezzo pieno” deve essere presente sul catalogo, altrimenti potrebbe essere una destinazione “arrangiata”.<br />
Su Internet dovreste cercare di fare la stessa indagine… <strong><em>confrontate offerta e pacchetto a prezzo pieno: se state cercando tra le offerte di operatori che offrono solo last minute, provate a vedere il costo di un soggiorno analogo presso altri operatori… e cercate di avere intuito e fiuto!</em></strong>Altri due consigli: il primo riguarda <strong><em>le spese di gestione pratica</em></strong>. Fate sempre dei preventivi con il prezzo finale, non con quello pubblicizzato. Spesso infatti molti prezzi stracciati nascondono spese di gestione altissime.<br />
Il secondo consiglio riguarda i viaggiatori che apprezzano, oltre che la convenienza, anche <strong><em>la filosofia del</em></strong> <strong>last minute</strong>, che comporta un pò di suspence e di imprevedibilità per un viaggio che si programma con poco preavviso… a voi consigliamo i <strong>last second</strong>, ovvero le ultimissime rimanenze dei last minute, da prendere pochi giorni prima a prezzi scontatissimi, o addirittura il giorno stesso direttamente in aeroporto…</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">Tra le fonti: viaggi-estate.com</div>OracoloSalentinohttp://www.blogger.com/profile/00896315204336792909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-934047693671075397.post-18778083120724188272011-06-06T19:00:00.000+02:002011-06-06T19:00:02.825+02:00Castello di Castro<div style="text-align: justify;">Castello di Castro<br />
Castro (Lecce)<br />
Un tempo fortezza di rilevanza strategica per la difesa di questi territori, oggi pochi resti a testimonianza di un glorioso passato.<br />
Si sviluppa su 1.200 mq, di cui 900 occupati da un’imponente struttura muraria. Edificato nel XVI secolo su strutture preesistenti, restano oggi una torre circolare, un bastione lanceolato, la Torre del Cavaliere ed alcuni tratti di cortine murarie. Un ampio cortile interno di forma rettangolare, custodiva un tempo i prodotti artigianali ed agricoli che venivano commercializzati in tutto il Mediterraneo. Sul lato di ponente, sulla marina, la sala del castellano, meno bisognosa di difese, è l’unica ad avere un autonomo accesso all’esterno. È documentato che già dal 1780 il castello versasse in stato di rovina. Dopo circa due secoli di abbandono, nel corso dell'ultimo ventennio sono stati finalmente condotti tre distinti interventi di recupero architettonico che continuano ancora oggi.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><em>Indirizzo:Piazza Armando Perotti - 73030<br />
Comune:Castro<br />
Provincia:Lecce<br />
Telefono:(+39)0836947005<br />
Sito web:www.comune.castro.le.it <br />
E-mail:turismo@comune.castro.le.it</em></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Cenni storici: <br />
Le prime notizie certe di un castello a Castro risalgono al XIII secolo: nei registri della cancelleria regia di Carlo I d’Angiò un documento datato 1282 lo definisce fortezza di rilevanza strategica per la difesa del regno. Quasi certamente la struttura era sorta su resti di un precedente edificio di età bizantina che completava le difese del borgo romano fortificato (Castrum). Nel 1480, anno della conquista di Otranto da parte dei Turchi, il castello ora Aragonese, venne distrutto. Verrà in seguito ricostruito e potenziato ulteriormente dal vicerè spagnolo don Pedro de Toledo nel 1572. </div><div style="text-align: justify;">Architettura: <br />
Sul lato nord-est, il Bastione di contrafforte è composto da grosse murature, da un’unica sala centrale e da spalti rinforzati con terrapieni di pietrame addossato. La Torre Cavaliera, la più alta e imponente di tutto l’intero sistema difensivo, si sviluppa su tre livelli occupato ognuno da tre vani con copertura a botte. La copertura solare è il punto più alto di Castro nonché il più suggestivo del castello. La Torre Circolare, di periodo Aragonese è formata da tre vani incolonnati con piccole finestrature a raggera e con merlature dotate di caditoie. </div><div style="text-align: justify;">Tipologia ingresso:Gratuito<br />
Tratto da viaggiareinpuglia.it</div>OracoloSalentinohttp://www.blogger.com/profile/00896315204336792909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-934047693671075397.post-47861662410218231472011-06-06T08:00:00.001+02:002011-06-06T08:00:00.772+02:00Castello di Gallipoli<div style="text-align: justify;">Castello di Gallipoli<br />
Gallipoli (Lecce)<br />
Uno degli ormai rarissimi castelli lambiti direttamente dal mare, un tempo a difesa della “bella città” salentina.<br />
Il castello angioino è collocato a est di Gallipoli, la “bella città”, ed è totalmente circondato dal mare. Lo si scorge all’ingresso della penisola che racchiude il borgo antico della città, all’imboccatura del ponte seicentesco, anticamente levatoio, che collega l’istmo alla terra ferma. Un tempo invece la struttura fortificata doveva avere completa autonomia dal territorio circostante; lambito dal mare su tutti i suoi lati, aveva l’ingresso verso l’isola e a questa collegato mediante un ponte levatoio facendo così ipotizzare la volontà di difesa soprattutto nei confronti dell’entroterra.<br />
Si presenta oggi con una forma quadrangolare circondato da quattro torrioni negli angoli ed un quinto, il “Rivellino”, staccato dal perimetro ed isolato nelle acque.<br />
Attualmente il castello è sede del Comando della Guardia di Finanza, mentre il Rivellino, nel periodo estivo, è adibito ad arena per il cinema. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><em>Indirizzo:Via Rampa Castello - 73014<br />
Comune:Gallipoli<br />
Provincia:Lecce<br />
Telefono:(+39)0833275538<br />
Sito web:www.comune.gallipoli.le.it <br />
E-mail:turismo@comune.gallipoli.le.it</em></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Cenni storici: <br />
Il castello risale ai secoli XIII-XIV, ma già in epoca romana la città era munita di una rocca e di un bastionamento perimetrale in seguito ampliati dai Bizantini e dai Normanni. Gli Angioini e gli Aragonesi intervennero modificando ulteriormente la struttura del castello, ma gli interventi più importanti furono svolti dall’architetto senese Francesco di Giorgio Martini su volere del Duca di Calabria. Nella seconda metà del XIX secolo fu riempito il fossato sulla cortina che guarda la città e gli archi di sostegno al ponte levatoio furono interrati. </div><div style="text-align: justify;">Architettura: <br />
Si sviluppa su una pianta a base quadrata consolidata ai vertici da quattro torrioni, uno poligonale a Sud-Est coronato da merloni chiamato “torrione Vedetta”. Le altre torri, a base scarpata, sono cinte per circa metà della loro altezza da un cordone marcapiano ed alla sommità sono ornate da archetti. La cortina di levante, il Rivellino, è un quinto torrione circolare, più basso, con una base più larga, staccato dalla cinta muraria: avanzando a cuneo verso il nemico svolgeva il ruolo di punta di difesa più avanzata della città.<br />
All’interno grandi sale con volte a botte e a crociera. </div><div style="text-align: justify;">Tipologia ingresso:Gratuito<br />
Tratto da viaggiareinpuglia.it</div>OracoloSalentinohttp://www.blogger.com/profile/00896315204336792909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-934047693671075397.post-33247438053988749332011-06-05T19:00:00.001+02:002011-06-05T19:00:04.501+02:00Castello di TraniCastello di Trani<br />
Trani (Barletta-Andria-Trani)<br />
Il castello di Trani rientra nel circuito dei castelli federiciani e fu scelto da Manfredi, figlio di Federico II, per la celebrarazione delle sue nozze con Elena d’Epiro<br />
Il castello di Trani è uno degli esempi più interessanti di quelli che sono anche noti come castelli federiciani, un vero e proprio circuito di castelli edificati per volontà di Federico II di Svevia. <br />
Il castello, che sorge sul mare per assolvere alla funzione di difesa della città, è famoso per essere stato scelto da Manfredi, figlio di Federico II di Svevia, come sede per la celebrazione delle sue nozze con Elena d'Epiro. <br />
La visita al castello è consigliabile soprattutto nel periodo estivo, in occasione della rievocazione storica del Matrimonio di Manfredi.<br />
<br />
<em>Indirizzo:Piazza Manfredi - 70059 <br />
Comune:Trani<br />
Provincia:Barletta-Andria-Trani<br />
Telefono:(+39)0883506603 <br />
Fax:(+39)0883506603 <br />
E-mail:margherita.pasquale@beniculturali.it</em><br />
<br />
Cenni storici: <br />
L'edificazione del castello di Trani fu commissionata da Federico II di Svevia nel 1230. Il castello fu completato tre anni dopo, anche se le attività per portare a termine la fortificazione andarono avanti per oltre 15 anni. <br />
Come per altri castelli (ad esempio il castello di Taranto) fu Carlo V nel XVI secolo a modificare la struttura definitiva della fortificazione, con l'innalzamento di due bastioni da utilizzare per la difesa della città con il supporto delle armi da fuoco. <br />
Curiosità: <br />
La storia dice che in questo castello nel 1259 furono celebrate le nozze tra Manfredi e la giovanissima principessa Elena. Sei anni dopo le nozze, alla morte avvenuta in battaglia di Manfredi, Elena tornò nel castello di Trani, nel quale però rimase prigioniera per 18 lunghi anni, fino alla rivolta del Vespro quando, nuovamente libera, potè rifugiarsi in Sicilia dove morì 5 anni più tardi. La leggenda invece narra la storia di Armida una dama che, invaghitasi di un Cavaliere e scoperta dal marito, fu rinchiusa in una cella del castello dove rimase fino alla morte. Da allora il suo fantasma vaga per il Castello alla ricerca di questo suo amore perduto. <br />
Da non Perdere: <br />
Le manifestazioni che rendono particolarmente suggestiva la visita al castello. Questa estate, dal 4 al 6 agosto, il castello Svevo funge da cornice alla rievocazione storica del Matrimonio di Re Manfredi ed ai turisti è offerta la possibilità di visitare le sale arredate in epoca medievale. <br />
<br />
<em>Prezzo: intero € 2.00 - ridotto € 1.00 <br />
Periodo di apertura: <br />
Giorni e orario d'apertura: Tutti i giorni dalle ore 08.00 alle ore 20.00<br />
Tipologia ingresso:A pagamento </em><br />
<em></em>Approfondimento <br />
Proprietà Statale <br />
Tratto da viaggiareinpuglia.itOracoloSalentinohttp://www.blogger.com/profile/00896315204336792909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-934047693671075397.post-40678482125520839952011-06-05T08:00:00.000+02:002011-06-05T08:00:02.362+02:00Castello Svevo di Oria<div style="text-align: justify;">Castello Svevo di Oria<br />
Oria (Brindisi)<br />
Il castello svevo di Oria è una splendida costruzione edificata tra il 1225 e il 1233 per volere di Federico II<br />
Il castello svevo di Oria è una splendida costruzione edificata tra il 1225 e il 1233 per volere di Federico II. <br />
La definizione del castello come ''gigantesco gioiello di pietra'' sintetizza lo splendore di questo maniero svevo, posizionato su una collina a metà strada tra Brindisi e Taranto.<br />
La planimetria triangolare è caratterizzata da tre torri definite ''Quadrata'', ''Del cavaliere'' e ''Del Salto'': la prima torre è di matrice federiciana, mentre le altre due torri sono da ricondurre alla dominazione angioina. <br />
Il castello è avvolto da leggende che rendono ancora più affascinante la sua storia. Nel corso dei secoli è stato la residenza di principi, cavalieri e nobili.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><em>Indirizzo:Via Castello - 72024 <br />
Comune:Oria <br />
Provincia:Brindisi <br />
Telefono:(+39)0831845659 <br />
Fax:(+39)0831845659 <br />
Sito web:www.castellodioria.it <br />
E-mail:info@castellodioria.it</em></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Curiosità: <br />
La foschia che talvolta avvolge il castello, secondo la tradizione popolare, non è semplicemente un fenomeno atmosferico, ma è dovuto ad un episodio che avvenne ai tempi della costruzione del castello, meglio noto come la leggenda di "Oria Fumosa". </div><div style="text-align: justify;">Da non Perdere: <br />
Da non perdere la visione del castello al tramonto, una suggestiva immagine che da qualsiasi punto della città di Oria potrà rendere il viaggio ancora più indimenticabile. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><em>Prezzo: <br />
Biglietto d'ingresso: euro 7,00;<br />
bambini dai 5 ai 10 anni biglietto d'ingresso ridotto: euro 4,00. </em></div><div style="text-align: justify;"><em>Periodo di apertura:<br />
Da domenica 1 maggio aperto tutte le domeniche per visite guidate nei seguenti orari:<br />
10.30 - 12.30 (ultimo ingresso);<br />
15.30 - 18.30 (ultimo ingresso).<br />
Tempo di percorrenza visite guidata: 40 minuti. <br />
Tipologia ingresso:<br />
A pagamento</em></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Approfondimento<br />
L'impronta federiciana del castello è molto rilevante tanto che ancor oggi, a circa 800 anni di distanza, nella città di Oria si organizzano rievocazioni medievali che fanno riferimento al famoso bando emanato da Federico II nel 1225, in occasione delle nozze da celebrare con Isabella di Brienne, anno durante il quale sarebbero stati avviati i lavori per l'edificazione dello splendido ''gioiello di pietra".<br />
Tratto da viaggiareinpuglia.it</div>OracoloSalentinohttp://www.blogger.com/profile/00896315204336792909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-934047693671075397.post-55670427552314457982011-06-04T19:00:00.000+02:002011-06-04T19:00:01.087+02:00Castello di CopertinoCastello di Copertino<br />
Copertino (Lecce)<br />
Interessante esempio di fortificazione, pregevole anche dal punto di vista artistico, grazie allo splendido portale rinascimentale<br />
Il castello di Copertino è stato ampliato su una precedente fortezza angioina e terminato nel 1540, grazie alla progettazione dell'architetto dell'imperatore Carlo V Evangelista Menga. <br />
Il castello rappresenta una delle più imponenti strutture difensive dell'area Salentina, ma si caratterizza anche per le splendide decorazioni che caratterizzano il portale e per la cappella di San Marco affrescata da Gianserio Strafella, pittore manierista originario proprio di Copertino.<br />
Cenni storici: <br />
La storia del castello è legata a numerosi personaggi, tra i quali Alfonso Castriota, governatore di Terra d'Otranto e cavaliere di San Giacomo, che diede incarico a Evangelista Menga di svolgere i lavori di ampliamento della fortificazione <br />
Curiosità: <br />
Secondo la tradizione tra queste mura sarebbe nata Isabella Chiaramente, figlia di Tristano e Caterina Orsini dal Balzo e che in seguito sarebbe divenuta la regina di Napoli. <br />
Da non Perdere: <br />
Sicuramente da ammirare il portale rinascimentale del Castello, per la sua magnificenza e le sue decorazioni e da visitare le cappelle di Santa Maria Maddalena e di San Marco all'interno del castello. <br />
<br />
<em>Prezzo: intero 2,00 euro ridotto 1,00 euro(18-25 anni) <br />
Orari di apertura <br />
da: 09.00 a: 13.30 </em><br />
<em>Sempre aperto:Si </em><br />
<br />
Note: <br />
Il Castello aderisce al progetto CASSIO - Dieci musei per conoscere il patrimonio italiano - presentando ai suoi visitari numerosi sussidi realizzati in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi, l’Istituto Statale per i Sordi di Roma, la Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi. Si tratta di materiale didattico che permetterà di conoscere alcune opere significative attraverso il tatto ed un apparato di sussidi audio e video come filmati sottotitolati, testi a stampa e testi facilitati. <br />
<br />
<em>Prenotazioni / Acquisto on line:No<br />
Periodo di apertura:Tutti i giorni tranne il lunedì <br />
Riduzioni: <br />
1,00 dai 18 anni ai 25 anni - gratuito minori di 18 anni e over 65 <br />
Tipologia ingresso:A pagamento <br />
Approfondimento <br />
Proprietà Statale <br />
Tratto da viaggiareinpuglia.it</em>OracoloSalentinohttp://www.blogger.com/profile/00896315204336792909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-934047693671075397.post-20766102608756807022011-06-04T08:00:00.001+02:002011-06-04T08:00:04.232+02:00Castello Aragonese di Taranto<div style="text-align: justify;">Castello Aragonese di Taranto<br />
Taranto (Taranto)<br />
Per la sua architettura, il suo valore storico e la sua posizione straordinaria sul mare, il castello rappresenta una delle principali attrazioni della città di Taranto</div><div style="text-align: justify;">Il Castello aragonese di Taranto, detto anche Castel Sant'Angelo, con il suo affaccio sul mare, è una splendida costruzione progettata dall'architetto senese Francesco di Giorgio Martini su commissione di Ferdinando d'Aragona verso la fine del XV secolo. Il progetto del Re di Napoli era quello di costruire un castello di Difesa.<br />
Il castello fu edificato sulle basi di una struttura normanno-svevo-angioina realizzata dai normanni per la difesa della città, anche se il nucleo originario del castello si deve far risalire ai Bizantini, che edificarono una rocca per proteggersi dai Saraceni.<br />
Di particolare interesse le caratteristiche distintive delle torri larghe e basse che costituiscono il castello e ne enfatizzano la funzione di difesa attribuita alla fortificazione. Il castello è stato utilizzato anche come carcere sotto gli Asburgo e attualmente è sede della Marina Militare. </div><div style="text-align: justify;">contatti <br />
Indirizzo:Piazza Castello - 74100 <br />
Comune:Taranto <br />
Provincia:Taranto<br />
Telefono:(+39)0997753438<br />
Fax:(+39)0997753438<br />
Sito web:www.castelloaragonesetaranto.it </div><div style="text-align: justify;">Cenni storici:<br />
I lavori di costruzione avviati da Ferdinando D'Aragona furono portati a termine nel 1492, come si può notare dalla incisione sulla lapide murata sulla ''Porta Paterna''. <br />
Il castello fu nuovamente ristrutturato dagli spagnoli nel corso del XVI secolo, mentre nel Settecento con gli Asburgo assunse la funzione di carcere.</div><div style="text-align: justify;">Curiosità: <br />
All'interno del Castello è tuttora visitabile la piccola cella dove venivano torturati i prigionieri. Osservando la volta della sala si può vedere un foro, in posizione centrale, attraverso il quale venivano propagate e amplificate le urla dei prigionieri torturati in modo da intimorire gli altri detenuti. </div><div style="text-align: justify;">Da non Perdere: <br />
Le tracce che testimoniano il ruolo che la dinastia aragonese ha avuto nella costituzione del castello, come la lapide murata sulla ''Porta Paterna'' e il famoso Ponte Girevole che collega il borgo antico con la città nuova. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><em>Prezzo:Ingresso Gratuito<br />
Orari di apertura<br />
da: 9.30 a: 11.00<br />
Sempre aperto:No <br />
Note: <br />
Dal lunedì al giovedì ci sono 4 turni di visita della durata di un'ora,due la mattina e due il pomeriggio. Il venerdì i turni sono tre, la domenica due. I gruppi devono essere composti da massimo 50 persone e si deve prenotare in anticipo la visita. </em></div><div style="text-align: justify;"><em>Prenotazioni / Acquisto on line:No<br />
Possibilità di prenotazione:Si<br />
Periodo di apertura:Aperto tutto l'anno <br />
Tipologia ingresso:Gratuito </em></div><div style="text-align: justify;">Approfondimento<br />
Il Castello è diventato negli ultimi anni un importante contenitore culturale che ospita spesso mostre ed eventi di diverso tipo, oltre alle visite guidate gratuite organizzate dalla Marina Militare, proprietaria del bene.<br />
Tratto da viaggiareinpuglia.it</div>OracoloSalentinohttp://www.blogger.com/profile/00896315204336792909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-934047693671075397.post-39575555601286604062011-06-03T18:00:00.001+02:002011-06-03T18:00:07.461+02:00Castello Normanno Svevo di Bari<div style="text-align: justify;">Castello Normanno Svevo di Bari<br />
Castello edificato dai Normanni nel XII secolo e restaurato per volere di Federico II attorno al 1230. E’ sede della Soprintendenza Regionale.</div><div style="text-align: justify;">Castello edificato dai Normanni nel XII secolo e restaurato per volere di Federico II tra il 1233 ed il 1240. Il castello, localizzato in una zona centrale del capoluogo pugliese, è una spettacolare testimonianza di costruzione medievale che offre ai turisti la possibilità di visitare una delle più interessanti fortificazioni della regione. Da ammirare il ponte in pietra attraverso il quale si accede al castello, i bastioni angolari utilizzati per la difesa della fortificazione e le numerose torri che caratterizzano la struttura quadrangolare: la torre dei Minorenni, la torre del Monaco, la torre del Vento e la torre del Semaforo.Oggi il castello è la sede della Soprintendenza per i Beni Ambientali Architettonici e Storici della Puglia ed al suo interno ospita la Gipsoteca<br />
contatti </div><div style="text-align: justify;"><br />
<em>Indirizzo: <br />
Piazza Federico II di Svevia, 4 - 70100<br />
Comune:Bari <br />
Provincia:Bari <br />
Telefono:(+39)0805286111 <br />
Fax:(+39)0805245540 </em></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Cenni storici: <br />
La nascita e lo sviluppo del castello sono da ricondurre a più figure storiche: da Ruggero il Normanno, che viene indicato come il committente della prima costruzione avvenuta intorno agli anni trenta del XII secolo a Federico II che, circa un secolo dopo, si occupò del recupero della fortificazione, fortemente danneggiata dal normanno Guglielmo il Malo. Ulteriori personaggi storici che hanno caratterizzato la vita del castello sono Carlo d'Angiò, che fece ampliare la struttura e la duchessa Isabella d'Aragona che all'inizio del XVI secolo rese il castello una splendida residenza degna della sua corte. </div><div style="text-align: justify;">Curiosità: <br />
Studi recenti hanno portato alla luce delle preesistenze tre metri sotto l'attuale piano di calpestio. I resti di alcune delle mura ritrovate appartengono ad abitazioni di epoca bizantina e in particolar modo a una chiesa di impianto a tre navate probabilmente intitolata a Sant'Apollinare. </div><div style="text-align: justify;">Da non Perdere: <br />
All'interno del Castello sono periodicamente organizzate rassegne e mostre e per gli appassionati di archeologia è possibile visitare la Gipsoteca nella quale sono conservate calchi di sculture ornamentali di edifici ed abitazioni della Puglia, risalenti da un periodo che va dall'XI fino al XVII secolo.</div><div style="text-align: justify;">Orari di apertura <br />
Periodo di apertura: <br />
Aperto tutto l'anno <br />
Tipologia ingresso: <br />
A pagamento <br />
Approfondimento: Proprietà Statale <br />
Tratto da viaggiareinpuglia.it</div>OracoloSalentinohttp://www.blogger.com/profile/00896315204336792909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-934047693671075397.post-58453892176153923022011-06-03T08:00:00.000+02:002011-06-03T08:00:00.140+02:00Castello di Otranto<div style="text-align: justify;">Castello di Otranto<br />
Otranto (Lecce)<br />
Il Castello costruito dagli Aragonesi in seguito all’assedio dei Turchi del 1480 rappresenta una testimonianza del passato di questa splendida città del Salento.<br />
La storia del castello di Otranto è legata soprattutto al triste episodio dell'assedio dei turchi del 1480, in seguito al quale gli Aragonesi decisero di ampliare la struttura difensiva esistente con i torrioni dotati di cannoniere. <br />
I turisti oggi possono ammirare le torri nominate Alfonsina, Duchessa e Ippolita e il bastione detto ''il Fortino'' e - terminata la visita al castello - camminare tra la strade di uno dei borghi più belli d'Italia, da sempre punto di incontro tra le culture di oriente ed occidente. <br />
<br />
<em>Indirizzo:Piazza Castello - 73028 <br />
Comune:Otranto <br />
Provincia:Lecce <br />
Sito web:www.castelloaragoneseotranto.it <br />
E-mail:info@castelloaragoneseotranto.it</em></div><div style="text-align: justify;">Cenni storici: <br />
La guerra di Otranto del 1480-81, i cui principali protagonisti sono il generale turco Gedik Achmet Pascià e don Alfonso Duca di Calabria, segnò il destino del castello di Otranto che, grazie all'intervento di Alfonso d'Aragona, fu completamente fortificato per consentire alla città di difendersi adeguatamente in caso di ulteriori attacchi nemici. <br />
Curiosità: <br />
In occasione della battaglia di Otranto il comandante turco Achmet Pascià fece decapitare ottocento cittadini sul colle della Minerva, in seguito alla imposizione di scegliere tra la fede musulmana o la morte. <br />
I morti furono subito nominati martiri dalla chiesa e i loro resti sono custoditi nella vicina Cattedrale di Santa Maria. <br />
Da non Perdere: <br />
Dopo la visita al castello da non perdere la cattedrale di Otranto, dove sono conservati i teschi dei cittadini decapitati durante la battaglia del 1480. <br />
Prezzi <br />
Intero € 2,00<br />
Ridotto € 1,00 (6-14 anni, oltre 65 anni, scolaresche, diversamente abili* e relativi accompagnatori, gruppi superiori a 20 unità).<br />
In occasione di mostre potrebbe essere applicato un costo addizionale. <br />
Orari di apertura <br />
Orario continuato:No <br />
Sempre aperto:No <br />
Giorni di chiusura:Lunedì <br />
Note: <br />
gennaio e febbraio 10:00 - 13:00 / 15:00 - 17:00 <br />
marzo 10:00 - 13:00 / 15:00 - 18:00 <br />
aprile e maggio 10:00 - 13:00 / 15:00 - 19:00 <br />
giugno 10:00 - 13:00 / 15:00 - 22:00 <br />
luglio e agosto 10:00 - 24:00 <br />
settembre 10:00 - 13:00 / 15:00 - 22:00 <br />
ottobre 10:00 - 13:00 / 15:00 - 18:00 <br />
novembre e dicembre 10:00 - 13:00 / 15:00 - 17:00<br />
Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura.<br />
Visite guidate e aperture straordinarie su prenotazione.<br />
Da aprile a settembre aperto tutti i giorni. </div><div style="text-align: justify;">Accessibilità ai disabili:<br />
Accessibilità limitata al piano terra per visitatori con disabilità motorie. <br />
Prenotazioni / Acquisto on line:Si<br />
Possibilità di prenotazione:Si <br />
Periodo di apertura: <br />
Tutti i giorni eccetto il lunedì (da gennaio a marzo).<br />
Da aprile ad agosto sarà aperto tutti i giorni.<br />
Durante lo svolgimento di convegni alcune aree potrebbero non essere accessibili.<br />
Tipologia ingresso:A pagamento <br />
Approfondimento <br />
Proprietà demaniale.<br />
Gestore: A.T.I. Sistema Museo - Orione S.r.l. <br />
Tratto da viaggiareinpuglia.it</div>OracoloSalentinohttp://www.blogger.com/profile/00896315204336792909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-934047693671075397.post-91682104051428881982011-06-02T13:14:00.001+02:002011-06-02T13:16:50.718+02:00Castel del Monte<div style="text-align: justify;">Castel del Monte<br />
Capolavoro unico dell’architettura medievale che l’Unesco nel 1996 ha dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità.<br />
Non si può trascurare la visita a questo castello voluto e commissionato dall'imperatore Federico II e presumibilmente completato intorno al 1240. Per la sua forma e la sua funzione Castel del Monte si differenzia in modo significativo dagli altri castelli che si possono visitare in Puglia. La forma dell'ottagono sul quale è strutturato l'intero edificio, da un lato rappresenta uno schema architettonico rigoroso e dall'altro richiama aspetti (probabilmente) simbolici, che rendono la visita ancor più interessante. Non è da escludere, inoltre, che la costruzione del castello, i cui lavori di progettazione sono stati direttamente seguiti dall'imperatore, sia stata ispirata da altre costruzioni che lo stesso Federico II aveva visto durante la sesta crociata.</div><div style="text-align: justify;"><br />
<em>Indirizzo: <br />
Via Castel Del Monte - 70031 <br />
Comune:Andria <br />
Provincia:Barletta-Andria-Trani <br />
Telefono:(+39) 0883569997 <br />
Fax:(+39) 0883569997 <br />
E-mail:ambienteba@arti.beniculturali.it</em><br />
Cenni storici: <br />
Federico II è uno dei principali protagonisti della storia medievale pugliese, avendo commissionato la costruzione di numerosi castelli che ancora oggi possono essere apprezzati dai turisti che visitano la Puglia. Federico II fu imperatore del Sacro Romano Impero dal 1211 fino al 1250, anno della sua morte. Per la sua curiosità nei confronti delle arti e delle scienze fu definito Stupor mundi, ovvero meraviglia del mondo. Partecipò alle crociate, fu scomunicato da Papa Gregorio IX e fu artefice di una fervida attività legislativa che portò avanti con l'ausilio di importanti giuristi del tempo, come Pier delle Vigne. <br />
Curiosità: <br />
La leggenda vuole che sia stato lo stesso Federico II di Svevia a seguirne la progettazione e che il principale utilizzo del castello fosse come osservatorio astronomico. Inoltre, il profilo del castello è stato coniato sulle monete italiane da un centesimo di euro <br />
Da non Perdere: <br />
Si suggerisce di includere la visita a questo splendido castello durante il proprio viaggio in Puglia, dedicando anche poche ore per osservare, in qualsiasi periodo dell'anno, uno dei magnifici tesori dell'Italia. <br />
Prezzo: <br />
3 euro, ridotto 1,50 <br />
Orario continuato:da: 9.00 a: 18.30 <br />
Orario Estivo:da: 10.15 a: 19.45 <br />
SERVIZI<br />
Accessibilità ai disabili:No <br />
Periodo di apertura: <br />
Modalità di visita: tutti i giorni compresi festivi e domeniche 1 ottobre - 28 febbraio dalle ore 09.00 alle 18.30 1 marzo - 30 settembre dalle ore 10.15 alle 19.45<br />
Riduzioni: <br />
1, 50 euro per over 65 e studenti <br />
Tipologia ingresso: <br />
A pagamento <br />
Approfondimento:Proprietà Statale <br />
Tratto da viaggiareinpuglia.it</div>OracoloSalentinohttp://www.blogger.com/profile/00896315204336792909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-934047693671075397.post-15435746782983075132011-06-02T02:15:00.000+02:002011-06-02T02:15:34.878+02:00Arte e cultura in Puglia<strong><u>Puglia terra di conquista e di dominazioni</u></strong>. I castelli, veri capolavori dell’architettura, tra cui Castel del Monte, patrimonio mondiale dell’Unesco e le numerose torri di avvistamento che tratteggiano le coste a sud. Ed ancora, i palazzi nobiliari, i borghi e le piazze, simboli di potere, luoghi del vivere civile.<br />
<br />
<strong><u>Puglia terra d’arte</u></strong>. Le città e i centri più piccoli custodiscono sontuosi edifici storici, espressione delle correnti artistiche rinascimentali e barocche, oggi importanti contenitori d’arte destinati ad accogliere biblioteche, musei e pinacoteche.<br />
<div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><strong><u>Puglia terra di fede e di antiche tradizioni</u></strong>. Basiliche, cattedrali e santuari, espressioni artistiche diverse accomunate dalla fede; ed ancora, feste patronali, sagre di paese e suggestive rievocazioni storiche rinnovano ogni anno antiche consuetudini legate al momento della festa.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><strong><u>Puglia culla di civiltà</u></strong>. Resti di civiltà antichissime attestano la frequentazione di queste terre dalla preistoria al medioevo, le cui tracce si conservano ancora oggi in importanti parchi archeologici e nei principali musei cittadini.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><strong><u>Puglia terra di antichi mestieri</u></strong>. Nei piccoli borghi e nelle grandi città il lavoro degli artigiani rivive nella lavorazione di splendide creazioni artistiche, oggi come allora realizzate secondo metodi tradizionali. Sono i famosi fischietti di terracotta di Rutigliano, i merletti del Gargano, i prodotti ceramici di Grottaglie e i manufatti realizzati nel Salento con la tenera pietra leccese, con il ferro battuto e con la cartapesta. <br />
Tratto da viaggiareinpuglia.it</div>OracoloSalentinohttp://www.blogger.com/profile/00896315204336792909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-934047693671075397.post-43917976124464452842011-04-01T18:45:00.001+02:002011-04-01T18:45:01.538+02:00Le tue vacanze in Puglia e nel Salento con Imperatore Travel<div style="text-align: justify;">In che regione del Sud Italia vuoi andare? Campania, Sardegna, Sicilia, Isole Eolie, Puglia, Calabria o Basilicata?<br />
Che tipo di vacanza vuoi fare? Itinerante, stanziale o, magari, un po’ dell’una e un po’ dell’altra?<br />
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In aereo, in treno, in nave o in bus, con Imperatore Travel la tua vacanza costa di meno!</div><div style="text-align: justify;">Per facilitare la scelta della struttura ricettiva più adatta alle tue esigenze, Imperatore Travel aggiunge alla categoria ufficiale una valutazione espressa in tipologia di vacanza: <em><strong>Prestige, Charme, Classica, Casual, Club e Villaggio.</strong></em></div><div style="text-align: justify;"><em><strong><br />
</strong>Prestige: Ambienti esclusivi, massimo comfort e servizi impeccabili, per una clientela raffinata ed esigente.<br />
Charme: Ambienti originali ed affascinanti in piccoli alberghi particolarmente curati, spesso situati in angoli di suggestiva bellezza, per una clientela romantica e sognante.<br />
Classica: Ambienti curati e forniti di ogni comfort, per una clientela che ama trascorrere soggiorni tradizionali e distensivi.<br />
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di massima libertà.<br />
Club: Ambienti confortevoli per una vacanza classica che offre anche una serie di servizi dedicati all’animazione, all’attività sportiva e al divertimento dei bambini.<br />
Villaggi: Ambienti confortevoli per una vacanza che racchiude, oltre all’aspetto alberghiero, anche servizi destinati allo svago e al divertimento o alla salute. Un richiamo alla vita naturale e sportiva con personale specializzato che si occupa per tutto il giorno dei grandi e dei bambini.</em></div><div style="text-align: justify;"><em><strong>Tra le principali destinazioni trattate da Imperatore Travel c’è senz’altro la Puglia, meta ogni anno di turisti provenienti da tutto il mondo. Mare cristallino, arte, cultura, natura, un posto unico dove assaporare antichi sapori fedelmente riproposti dalla gente del posto, attento custode delle tradizioni.</strong></em></div><div style="text-align: justify;"><em><strong> </strong></em><div style="text-align: justify;"><strong><em>Gargano</em></strong><strong><em><br />
</em></strong>Terra di fede, mare e natura al limitare del Tavoliere delle Puglie. Il Gargano è uno scrigno di ricchezze storiche, naturali, artistiche e turistiche che si offrono al Viaggiatore nella loro totale bellezza: le splendide cittadine di mare; la natura rigogliosa e protetta del Parco Nazionale del Gargano; le strade percorse dai pellegrini che giungevano in questa terra dai percorsi che portavano al Santo Sepolcro ed alla Terra Santa, passando per Roma. Quaranta chilometri di grotte fra Mattinata e Vieste e poi ancora spiagge, lidi e un mare blu intenso dove i contrafforti ricoperti di macchia mediterranea digradano verso le bianche spiagge e le acque turchesi e trasparenti del mare. </div><div style="text-align: justify;">Il Gargano, angolo di paradiso, intreccio fascinoso di bellezza e mistero. Scenari che incantano ancora oggi il Viaggiatore offrendo momenti indimenticabili. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><strong><em>Puglia Centrale</em></strong></div><div style="text-align: justify;">Bari, capoluogo di regione, città dall’antico passato, testimoniato dalla zona di “Bari vecchia” ricca di notevoli monumenti romanici, in particolare, la Basilica di San Nicola, esempio dell’architettura romanico-pugliese. Alberobello, la caratteristica città dei trulli, tipiche costruzioni dal colore bianco con pinnacoli di pietra, allineati lungo viuzze scoscese, Patrimonio Unesco. Ed ancora Polignano a Mare, pittoresca cittadina di origine greca che sorge su una scogliera di tufo; località molto frequentata per la limpidezza del suo mare e le manifestazioni culturali che vi si tengono.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><strong><em>Salento</em></strong></div><div style="text-align: justify;">Inserito tra due splendidi mari, lo Ionio e l’Adriatico, con più di 250 Km di costa a volte bassa e sabbiosa, a volte alta e frastagliata. Terra di conquista di greci, bizantini e pirati barbareschi; ricca di storia e tradizioni, con le sue bellezze naturali ed architettoniche, l’ospitalità, la sua atmosfera magica, le numerose meraviglie da scoprire, il suo sole caldo, il cielo blu, il mare cristallino, la sua costa da sogno. La vecchia “Terra d’Otranto”, comprende tutta la provincia di Lecce, con paesi e piccole frazioni immerse nel verde degli uliveti secolari, del tabacco e delle vigne, con le case bianche e le strade strette e tortuose, ognuno con un proprio dialetto - in alcuni paesi si parla ancora il greco - quasi tutta quella di Brindisi e parte di quella di Taranto.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Consulta il catalogo Puglia di Imperatore Travel, con le sue oltre 100 soluzioni vacanza, sul sito <a href="http://www.imperatore.it/">http://www.imperatore.it/</a>; oppure, rivolgiti alla tua agenzia di viaggi di fiducia...</div></div>OracoloSalentinohttp://www.blogger.com/profile/00896315204336792909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-934047693671075397.post-24096673422340712952011-03-09T10:38:00.000+01:002011-03-09T10:38:54.132+01:00Le 10 cose da vedere assolutamente durante una visita a Lecce<div style="text-align: justify;">10 & Lode Lecce</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Le origini di Lecce sono un cumulo di leggende e racconti mitologici: sono così lontane nel tempo che sono rimaste a lungo ignote. Almeno fino al ritrovamento di importanti reperti archeologici che testimoniavano la presenza di insediamenti dei Messapi, una popolazione italica che viveva in questa zona tra l’VIII ed il II secolo a. C. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><em>Una città ricca di testimonianze e opere d’arte di epoca romana, medievale e rinascimentale ma Lecce è principalmente una città barocca.</em> </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><strong>Il barocco</strong> qui si esprime come mai in nessuna altra città, esplode in una declinazione del tutto particolare e specifica, e tanto è personale lo stile delle architetture da meritarsi l’appellativo di barocco leccese. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Decorazioni sgargianti che arricchiscono i rivestimenti degli edifici, i colori intensi della pietra leccese: un calcare tenero e compatto, dai colori caldi e dorati che si presta molto bene alla lavorazione con lo scalpellino. L’arte barocca si diffuse a Lecce nel Seicento, durante la dominazione spagnola, sostituendo l’arte classica e creando uno stile che lasciava spazio alla fantasia e all’immaginazione. Passeggiando per le vie del centro, e non solo, potrete ammirare bellissimi esempi della lavorazione di questa pietra in monumenti, chiese ma anche balconi e terrazze delle abitazioni private. Oltre alla città antica è interessante visitare anche la parte più moderna di Lecce, muovendosi tra i capolavori artistici e gli eleganti negozi. Qui di seguito un consiglio sulle 10 cose da vedere assolutamente durante una visita nella barocca città del Salento.</div><div style="text-align: justify;"><br />
<strong>Lecce-Centro storico<br />
Il centro storico di Lecce</strong><em>Lecce viene definita la “Signora del Barocco”, ed è proprio l’arte barocca quella che caratterizza le guglie, i portali, le chiese, i monumenti e le abitazioni del centro storico. Attraversando Porta Napoli si accede da Nord alla città vecchia, da qui si ramificano alcune tra le più importanti strade della città, sulle quali si affacciano raffinati palazzi settecenteschi. Proseguendo si incontrano la Chiesa di Santa Maria della Provvidenza, in piazzetta Baglivi, e quella di Santa Maria di Costantinopoli in piazzetta Addolorata. In Via Umberto I, invece, potrete ammirare il cinquecentesco Palazzo Adorno e la Basilica di Santa Croce, simbolo della città e del barocco leccese. Vi troverete nei pressi di Piazza Sant’Oronzo, cuore pulsante della vita cittadina, nella quale campeggia la celebre colonna del Santo patrono. Da non perdere Piazza del Duomo in cui il Duomo è solo uno degli imponenti ed importanti edifici che non potranno non affascinare i turisti. Per gli amanti dei giardini la Villa Comunale, situata nei pressi di Piazza Sant’Oronzo, costituirà una piacevole sosta. Oltre al centro storico, anche la parte più recente della città è un interessante spunto di visita, nel cogliere il confronto tra passato e presente, tra tradizione e modernità.</em></div><div style="text-align: justify;"><br />
<strong>Lecce-Anfiteatro Romano<br />
L'Anfiteatro Romano di Lecce</strong><em>Insieme al Teatro, è la più rilevante testimonianza di epoca romana. L’anfiteatro venne costruito nel II secolo d.C. per intrattenere, con gli spettacoli qui rappresentati, i soldati che erano stanziati nei pressi della città. L’edificio venne completamente sepolto dalle macerie in seguito a terremoti e devastazioni e solo alla fine della Seconda Guerra Mondiale, grazie ad alcuni lavori di scavo, è stato riportato alla luce. La parte oggi visibile dell’edificio è appena un terzo dell’intera struttura che resta, probabilmente, ancora sommersa nel sottosuolo della centralissima Piazza Sant’Oronzo perché su di essa sorgono alcuni degli edifici storici di Lecce. L’anfiteatro venne costruito con pilastri di tufo sormontati da un’architettura ad arcate. Delle opere scultoree che sono state recuperate sono particolarmente interessanti una statua della Dea Athena che è ora esposta al Museo Castromediano ed alcuni rilievi in marmo del parapetto che separava le due serie di gradinate. Le scene qui rappresentate sono un documento importante del tipo di spettacoli che si teneva nell’arena: prevalentemente cacce e combattimenti tra cacciatori ed animali.</em></div><div style="text-align: justify;"><em>Quando: in aprile, maggio e settembre dalle 10.30 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00. Da giugno ad agosto dalle 18.00 alle 20.00. Possibilità di visite su prenotazione nei periodi di chiusura.</em></div><div style="text-align: justify;"><br />
<strong>Lecce-Duomo<br />
Il Duomo di Lecce</strong><br />
<em>Il Duomo di Lecce si erge nell’omonima Piazza e rappresenta il fulcro della vita religiosa della città. La Cattedrale è dedicata a Maria SS. Assunta e venne costruita una prima volta nel 1144, poi nel 1230 per essere completamente ricostruita nel 1659 dall’architetto Giuseppe Zimbalo per volere del vescovo Luigi Pappacoda, le cui spoglie sono custodite nell’altare dedicato a Sant’Oronzo situato nel transetto. Il Duomo presenta due ingressi, quello principale sul lato sinistro e l’altro che guarda l’entrata della Piazza. La facciata principale è molto sobria e raffinata a dispetto dell’ingresso secondario che rappresenta uno dei capolavori del barocco leccese con la statua di Sant’Oronzo che si erge in alto e al centro tra le due statue di San Giusto e San Fortunato. La facciata principale lascia percepire l’organizzazione della spazio interno a tre navate separate da pilastri a semicolonne. La navata centrale e il transetto sono sormontati da un soffitto in legno dove sono incastonate alcune opere di Giuseppe di Brindisi tra cui Il Martirio di Sant’Oronzo e L’Ultima Cena. Ma il Duomo accoglie al suo interno altre pittoresche opere di importanti artisti e dodici altari. Il Duomo è solo uno dei monumenti che compongono la Piazza; il Campanile e i Palazzi del Vescovado e del Seminario contribuiscono ad accrescere la sua bellezza.</em></div><div style="text-align: justify;"><br />
<strong>Lecce-Castello di Carlo V <br />
Il Castello di Carlo V a Lecce</strong><br />
<em>Nei pressi di Piazza Sant’Oronzo sorge il Castello voluto dal Re Carlo V nel 1539. Il progetto dell’edificio venne affidato all’architetto Gian Giacomo dell’Acaya e richiese la demolizione della Cappella di Santa Trinità e del Monastero Celestino di Santa Croce a cui sono stati intitolati due bastioni delle mura che compongono la fortezza. Il castello non ebbe solo funzioni difensive, ma nel XVIII secolo una delle sue sale fu adibita per ospitare spettacoli teatrali. Dopo aver funto da caserma e distretto militare, dal 1870 al 1979, oggi il Castello è proprietà del Comune e sede dell’Assessorato alla Cultura, scenografia perfetta per le varie attività culturali che vengono organizzate. I visitatori resteranno di sicuro affascinati dalle raffinate decorazioni dell’interno: i capitelli e la cornice decorata della gran sala, gli spazi illuminati da imponenti vetrate, i delicati particolari decorativi, il salone al piano superiore con le volte sostenute da possenti colonne di pietra; tutti elementi di notevole rilievo artistico. Una leggenda è legata alla storia del Castello: pare che nel corso del ‘300 gli Orsini del Balzo tenessero un orso bianco nel fossato che circondava la costruzione. L’animale oltre a rappresentare uno status symbol, riusciva ad intimorire i malintenzionati.</em></div><div style="text-align: justify;"><em>Quando: dalle 9.30 alle 18.00<br />
Quanto: ingresso gratuito<br />
Come: il castello è in Viale XXV luglio, nei pressi di Piazza Sant’Oronzo</em></div><div style="text-align: justify;"><br />
<strong>Lecce-Piazza Sant'Oronzo<br />
Piazza Sant'Oronzo a Lecce</strong><br />
<em>Piazza Sant’Oronzo è la principale piazza di Lecce dalla caratteristica pavimentazione a mosaico dove è rappresentato lo stemma della città. Gli edifici che la compongono, costruiti tra il Medioevo e l’Ottocento, costituiscono un insieme architettonico eterogeneo nel complesso di stili differenti che, però, convivono armoniosamente. Dal 1656 la piazza è intitolata al Santo patrono della città, a lui è dedicata la statua che si erge sulla colonna posta al centro della piazza e che lo raffigura nell’atto di benedire la città. I cittadini e il clero di Lecce raccontano che durante l’epidemia che si abbatté su tutto il Regno di Napoli causando diverse vittime, Lecce venne risparmiata grazie alla mediazione di Sant’Oronzo. La colonna di Sant’Oronzo è solo una delle tante attrattive di una piazza che in parte è occupata dall’Anfiteatro Romano, ma che racchiude anche il Palazzo del Sedile, ex sede del Municipio e adibito oggi per ospitare mostre d’arte ed esposizioni; l’antica Chiesa di San Marco, ricordo di un insediamento veneto e la Chiesa di Santa Maria della Grazia, nata nel 1590 in seguito al ritrovamento di un affresco della Vergine col Bambino.</em></div><div style="text-align: justify;"><br />
<strong>Lecce-Chiese<br />
Le Chiese di Lecce</strong><em>Non è di certo un azzardo dire che Lecce pullula di chiese: oltre al Duomo che rappresenta il fulcro della vita religiosa, una miriade di altre chiese sono disseminate nelle strade e nelle piazze della città. Tra tutte va sicuramente citata la Basilica di Santa Croce: situata in pieno centro storico, è uno dei maggiori complessi architettonici della città e significativo esempio del barocco leccese. Tra le più antiche, va menzionata la Chiesa dei Santi Nicolò e Cataldo: costruita in epoca medievale, venne poi ristrutturata nel 1716 acquistando un’impronta barocca ma preservando sempre elementi del suo stile originario. Ancora da non perdere l’Abbazia di Santa Maria di Cerrate, accanto al cui portico finemente scolpito potrete ammirare un pozzo rinascimentale; la Chiesa di San Giovanni Evangelista, dalla struttura austera che cela un interno sfarzosamente decorato; o ancora la Chiesa di Santa Maria della Grazia, ricca di spunti derivanti dall’arte greca. Che siano di impianto medievale, rinascimentale o barocco, tutte le chiese di Lecce, di cui quelle citate sono solo pochi esempi, custodiscono fiere il patrimonio storico, artistico e religioso della città.</em></div><div style="text-align: justify;"><br />
<strong>Lecce-Cosa mangiare<br />
Cosa mangiare a Lecce</strong><br />
<em>La buona cucina è di casa a Lecce: i frutti della terra e del mare offrono una miriade di piatti tipici della tradizione culinaria salentina. Le spezie della macchia mediterranea (salvia, menta, origano, rosmarino…) contribuiscono, poi, ad accrescere il sapore di ogni pietanza. Verdure e legumi sicuramente non mancano sulle tavole: vengono solitamente cucinati un una pentola di terracotta, conditi con olio extravergine di oliva e serviti con le friselle (pane tostato e biscottato). Tra i piatti tipici sono da menzionare il rustico leccese, due dischi di pasta sfoglia ripieni di mozzarella, besciamella, pomodoro, pepe e noce moscata; la puccia, un pane di grano duro di forma tonda e piccolina che, se non deve essere farcito, prevede nell’impasto le olive nere: attenti a i denti, perché le olive non sono snocciolate! Se non avete gusti difficili, sono da provare anche le municeddhe, lumachine che si raccolgono quando hanno formato intorno all’apertura una membrana bianca che ricorda il colore del vestito monacale (mudiceddhe significa appunto monache). Per i dolci non c’è che l’imbarazzo della scelta; oltre al famosissimo pasticciotto leccese, che va mangiato rigorosamente caldo, c’è da provare un’infinità di delizie preparate con la pasta di mandorla. Cosa dire dei vini? Il Negramaro, il Salice Salentino e il Primitivo di Manduria sono solo alcuni dei vini autoctoni salentini che si contraddistinguono per la corposità del colore e del sapore.</em></div><div style="text-align: justify;"><br />
<strong>Lecce-Cosa comprare<br />
Cosa comprare a Lecce</strong><br />
<em>Lecce, come tutta la Puglia, ha una tradizione artigianale che ancora oggi si tramanda. Sono ancora vive le lavorazioni del ferro battuto e del rame, della terracotta e del giunco: tutti materiali con i quali vengono realizzati sia oggetti di uso comune sia vere e proprie opere d’arte. Ma la città si contraddistingue per due attività artigianali in particolari: la lavorazione della cartapesta e della pietra leccese. La produzione della cartapesta si è diffusa quando la Chiesa, per rafforzare il sentimento religioso, ha richiesto la riproduzione di statue e figure sacre: le tecniche usate oggi sono ancora quelle tradizionali. La pietra leccese, invece, che si mostra sulle facciate di chiese e palazzi, ancora oggi viene lavorata con gli scalpellini da artisti-artigiani che danno vita a forme originali ma ancora ancorate alla tradizione. Per le vie del centro storico il turista potrà acquistare gli oggetti nelle tipiche botteghe; ma la mostra permanente dell’artigianato è il luogo perfetto per vedere le creazioni degli artigiani e per portarsi a casa un pezzo di storia, arte e cultura non solo leccese, ma di tutto il Salento. Ogni ultima domenica del mese, invece, potrete recarvi in Piazza Libertini dove si tiene il mercatino dell’antiquariato: centinaia di bancarelle su cui cercare ceramiche e oggetti d’uso di antica tradizione.</em></div><div style="text-align: justify;"><br />
<strong>Lecce-Uscire la sera<br />
Uscire la sera a Lecce</strong><br />
<em>Di sicuro la vita notturna a Lecce non vi lascerà insoddisfatti. Il capoluogo salentino, soprattutto negli ultimi anni, si è attrezzato con una serie di locali che vanno incontro ai gusti di tutti. È cresciuto in maniera vertiginosa, per esempio, il numero di pub in stile britannico in cui, avvolti da un’atmosfera simpatica e spensierata, potrete gustare una birra o sfiziosi piatti ascoltando musica dal vivo. Il divertimento, però, non si concentra solo nei locali: piazze e strade sono piene di ragazzi che si incontrano per trascorrere piacevoli e divertenti serate. La vivacità delle serate leccesi è quasi d’obbligo in una città popolata da studenti che ne frequentano l’Università. Sono, poi, una prerogativa delle notti leccesi le cosiddette vasche: lunghe strade del corso da percorrere su e giù, fermandosi di tanto in tanto a fare due chiacchiere con amici, parenti ma anche sconosciuti. Se vi trovate in città nei mesi estivi, invece, potrete spostarvi sulla costa salentina dove discoteche, pub, disco-pub e locali di ogni tipo fanno la fama della vita notturna salentina. Lecce, dunque, è una città da vivere a 360°: non solo arte, storia cultura ma anche tanto divertimento. Non vi resta che scegliere tra una serata tranquilla o una all’insegna del divertimento sfrenato.</em></div><div style="text-align: justify;"><br />
<strong>Lecce-Dove dormire<br />
Dove dormire a Lecce</strong><em>Lecce nasce nel centro della penisola salentina, a metà strada tra il Mar Ionio e il Mar Adriatico. Inverni miti ed estati calde la rendono la meta turistica ideale non solo d’estate ma in ogni periodo dell’anno. Per far fronte alla continua affluenza turistica, la città propone di sicuro un’ottima offerta di hotel, bed&breakfast, agriturismi e camere da affittare in modo da dare ai visitatori un’ampia possibilità di scelta. In base al vostro budget potrete optare per hotel extralusso, alberghi più modesti o scegliere gli accoglienti e meno costosi bed&breakfast. Allo stesso modo potrete scegliere tra la zona centrale del centro storico e dormire tra le principali attrazioni artistiche della città spendendo qualcosina in più; o preferire zone meno centrali ma più economiche, come quella vicina alla stazione. Nella provincia di Lecce c’è inoltre la possibilità di dormire in splendidi agriturismi: si tratta perlopiù di vecchie masserie ristrutturate, che vi daranno la possibilità di ammirare il brullo panorama della campagna salentina: con la sua caratteristica terra di colore rosso e le grandi distese di ulivi.Al di là della soluzione che sceglierete, tutto a Lecce sembra essere un buon motivo per recarsi qui in visita: l’arte, la storia, la cucina ed i divertimenti. Affrettatevi, allora, a prenotare la vostra vacanza nel capoluogo salentino e ad esplorare le bellezze di cui la città dispone.</em></div><div style="text-align: justify;"><em>Tratto da: <a href="http://www.10cose.it/guida/lecce/10-e-lode/">http://www.10cose.it/guida/lecce/10-e-lode/</a></em></div>OracoloSalentinohttp://www.blogger.com/profile/00896315204336792909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-934047693671075397.post-33040850874835305212011-02-22T01:09:00.000+01:002011-02-22T01:09:42.556+01:00Le spiagge più belle e i lidi più trendy del Salento: da Gallipoli fino a Pescoluse, le Maldive del Salento<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%;"><span style="font-family: Times, "Times New Roman", serif;">Da Gallipoli, con Punta della Suina e Punta Pizzo, fino a Pescoluse, le Maldive del Salento.</span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%;"><span style="font-family: Times, "Times New Roman", serif;"><strong><em>Gallipoli e la sua lunga baia</em></strong> sono a due passi da Porto Selvaggio. </span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%;"><span style="font-family: Times, "Times New Roman", serif;">Dopo il susseguirsi di stabilimenti della <em><strong>Baia Verde</strong></em> (i migliori sono lo Zen con sushi bar in agosto e il Samsara), si arriva a quello che dal 2005 è stato chiamato il Parco Regionale Isola di Sant’Andrea – Punta Pizzo. Attraverso una fitta pineta si accede a lidi esclusivi come il Makò (</span><a href="http://www.makoo.it/"><span style="color: blue; font-family: Times, "Times New Roman", serif;">www.makoo.it</span></a><span style="font-family: Times, "Times New Roman", serif;">) con terrazze sul mare, aperitivi e musica, <strong><em>Lido Pizzo</em></strong>, meta dei vip, e <strong><em>Punta della Suina</em></strong>, amato dai nudisti nella sua parte libera e con un bar sulla terrazza panoramica dove si sorseggia l’aperitivo con sottofondo musicale. </span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%;"><span style="font-family: Times, "Times New Roman", serif;">La costa prosegue in un susseguirsi di spiagge e lidi che ha il suo culmine nella zona di <strong><em>Torre San Giovanni</em></strong>, con il Cocoloco, preferito dai giovani, il Malibù, famoso per l’ottima cucina tradizionale della signora Antonia, e poi, a <strong><em>Torre Mozza</em></strong>, il Balelido, il più trendy, con i suoi pochi palmizi dove offre frutta e prosecco. Fino a <strong><em>Pescoluse</em></strong>, una delle spiagge libere più belle del Salento con dune coperte di gigli selvatici e sabbia finissima e un mare da molti paragonato alle Maldive (non a caso, <strong><em>le Maldive del Salento</em></strong> è il nome di uno dei più noti stabilimenti balneari della zona e dell’intero Salento, da cui prende il nome l’intero tratto di costa). </span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><br />
</div>OracoloSalentinohttp://www.blogger.com/profile/00896315204336792909noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-934047693671075397.post-21881261316290244172011-02-10T12:13:00.002+01:002011-02-10T12:13:00.683+01:00Cose da fare e da vedere nel Salento: da Gallipoli a Porto Selvaggio fino a Porto Cesareo<div style="text-align: justify;"><strong><em><u>Gallipoli</u></em></strong> prende il suo nome dalla parola greca “Kallipolis”. La parte vecchia della città è qualcosa di molto diverso dal resto. È un’isola circolare che si può visitare camminando lungo i bastioni. Nel passato le mura erano alte due metri, ora sono molto più basse e da li la vista arriva fino al mare blu e all’orizzonte. Tra stradine e vicoletti tortuosi appaiono tante facciate barocche, splendide costruzioni e casette.<img align="left" src="http://www.3punto0.org/img/gallipoli2.jpg" /></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><em>L’acqua che circonda l’isola ha una chiarezza incontaminata, e per proteggere l’industria ittica, la gente si prende cura dell’acqua e dell’ambiente circostante. Ogni mattina ci sono vivaci mercati del pesce e lungo la strada si possono trovare numerosi ristoranti a base di pesce, dove si possono gustare alcuni dei migliori piatti a base di pesce in Italia. </em></div><em></em><br />
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</div><div style="text-align: justify;">Nella parte alta della città c’è la cattedrale di Sant’Agata, uno dei migliori esempi di barocco nel Salento (dopo la chiesa di Santa Croce a Lecce). La facciata fu costruita da Giuseppe Zimbalo, lo stesso artista che ha costruito il campanile di Lecce. Ciò che è particolare qui è l’uso del “carparo”, che è meno morbido e friabile della pietra leccese, e che dona un colore rosa scuro. La chiesa fu costruita negli anni tra il 1629 e il 1696 e sulla facciata si vedono i due santi patroni di Gallipoli: San Sebastiano e San Fausto. All’interno, sulle mura e sul soffitto, ci sono dipinti del XVII e XVIII sec. La città è un posto vivace e animato con numerosi negozi, ristoranti, castelli e chiese da visitare.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Andando a nord sulla costa ionica, tra Torre dell’Alto e Torre Uluzzo, si arriva a <strong><em><u>Porto Selvaggio</u></em></strong>, <em>un <img align="right" height="139" src="http://www.3punto0.org/img/pselvaggio.jpg" width="200" />panorama molto suggestivo con gli scogli che emergono da un mare chiarissimo, circondato da una fitta pineta e dalla macchia mediterranea</em>. Quest’area è protetta dal 1980, dopo violente liti con le autorità pubbliche e politiche, ed è conosciuta sotto il nome di Parco naturale attrezzato di Porto Selvaggio.<br />
Quest’area è piena di vegetazione e varie specie animali: cardellini, fringuelli, verdoni, lucertole, volpi, ricci, capperi, lentisco e mirto. L’intera area si estende per 428 ettari.</div><div style="text-align: justify;"><br />
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</div><div style="text-align: justify;"><img align="left" height="132" src="http://www.3punto0.org/img/sgiovanni.jpg" width="200" /></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">La costa ionica è bassa e <strong><em><u>Porto Cesareo</u></em></strong> ha <em>spiagge molto lunghe con una sabbia fine. Il posto è rinomato per il pesce fresco che si può gustare tutto l’anno. Non ha importanti monumenti, eccetto la stazione di biologia marina, ma attrae molti turisti in estate per la bellezza delle sue spiagge ben attrezzate. </em></div><br />
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Tratto da: <a href="http://salento.3punto0.org/">http://salento.3punto0.org/</a>OracoloSalentinohttp://www.blogger.com/profile/00896315204336792909noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-934047693671075397.post-35504071687145854822011-02-08T10:46:00.002+01:002011-02-08T10:46:00.719+01:00Cose da fare e da vedere nel Salento: da Castro e Santa Cesarea fino a Otranto<div style="text-align: justify;"><strong><em><u>Castro</u></em></strong> si trova sulla costa adriatica. La parte alta della città si erge su un’alta roccia. Le sue origini sono molto antiche e i resti delle mura Messapiche sono stati trovati ultimamente. Era una città romana e bizantina, spesso sede episcopale. Si può ammirare una “Cattedrale” romanica (1171) e i resti di una cripta bizantina affrescata. </div><div style="text-align: justify;">Castro Marina è il porto che era fatto con la roccia più alta. Il posto è incantevole con una graziosa piazzetta dove durante le sere estive i giovani si fermano fino a tardi. <em>In un certo senso ricorda Capri.</em></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #d81316; font-family: Arial Black;"><img align="left" src="http://www.3punto0.org/img/castro.jpg" /></span></div><div style="text-align: justify;"><strong><em><u>Santa Cesarea</u></em></strong> prende il suo nome dalla leggenda di una bambina il cui nome era Cesarea; trovò rifugio nelle grotte per scappare dagli insani desideri di suo padre. Fu protetta dal mare; infatti, sebbene avesse promesso al padre di incontrarlo nella sua stanza, in realtà saltò giù dalla finestra del cortile e corse verso Castro. Quando suo padre scoprì il tutto, andò a Castro per portarla via, ma, per la strada, apparve una misteriosa nuvola nera e l’uomo malvagio annegò nelle onde. Proprio in quel posto l’acqua iniziò a puzzare e non smise mai. Infatti in questo luogo si può sentire l’odore dello zolfo per ricordare il cattivo odore dell’uomo. Da qui in poi, Santa Cesarea è diventata una sede termale molto nota: dalle “<strong><em><u>quattro grotte” (Fetida, Gattula, Solfatara e Sulfurea)</u></em></strong> , le grotte dove Cesarea trovò riparo, fuoriesce, a una temperatura di 30°, acqua contenente zolfo, iodio, litio e sale, utili per curare alcune malattie. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><a href="http://www.3punto0.org/img/cesarea2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img align="left" border="0" src="http://www.3punto0.org/img/cesarea2.jpg" /></a>Camminando lungo la passeggiata si può vedere <u>Palazzo Sticchi</u>, con la sua architettura moresca e la sua grande cupola arancione. Recentemente molte eleganti residenze sono state costruite dietro il centro storico, a strapiombo sul mare. Quello che vale la pena vedere a Santa Cesarea è la piscina naturale, tra rocce solide e scure: il mare irrompe contro le rocce e riempie la piscina. Poi si può andare nella pineta da cui si gode una splendida vista sul mare, sulle costruzioni e sulle casette sulla costa.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">La costa è rocciosa, le principali grotte che si incontrano sono la “<strong><em><u>Zinzulusa</u></em></strong>” e la “<strong><em><u>Romanelli</u></em></strong>”. <img align="right" src="http://www.3punto0.org/img/zinzulusa.jpg" />L’accesso al mare è reso semplice da alcuni stabilimenti come gli “Archi” e il “Caicco”, che permettono di nuotare in uno splendido mare azzurro. Se si vuole sognare sulla sabbia dorata bisogna andare a <strong><em><u>Porto Miggiano</u></em></strong>. Andando nell’entroterra si passa attraverso posti caratterizzati da un’atmosfera calma e rilassata, case costruite l’una vicino all’altra dove si percepisce la semplicità delle persone che si incontrano per preparare il sugo e altre leccornie. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Prima di arrivare a <strong><em><u>Minervino</u></em></strong> c’è il “<strong><em><u>Dolmen Scusi</u></em></strong>”<img align="left" src="http://www.3punto0.org/img/dolmen.jpg" /> con i suoi otto pilastri che reggono una pesante lastra di pietra. Il nome deriva dalla parola dialettale che significa “nascosto”, perché forse il dolmen aveva la funzione di nascondere qualcosa o qualcuno. Ma ciò che emerge durante la visita è che questa è una terra di duro lavoro, una terra dove tutti lavorano durante il giorno e la sera si siedono insieme a raccontarsi storie e altre leggende.</div><div style="text-align: justify;"><br />
Arrivando a <strong><em><u>Giurdignano</u></em></strong>, un vecchio castello di Otranto, si possono ammirare gli splendidi affreschi nella Cripta di San Salvatore (XI sec.) dove i monaci dall’Italia e della Grecia andavano a pregare oppure si possono trovare dolmen e menhir; infatti vicino a Giurdignano c’è la maggior parte dei dolmen e menhir presenti in Italia. La maggior parte di essi sono incorporati nelle case costruite fino ai primi anni del Novecento. Vale la pena sapere che c’è un giardino megalitico con 25 megaliti, simboli sacri incisi nell’era cristiana con un significato magico e religioso. Un importante evento che si tiene qui sono le cosiddette “Tavole di San Giuseppe”; le più devote famiglie della città apparecchiano le tradizionali tavole (il 18 marzo) piene di enormi pani con significato religioso. La sera, dopo la processione e la benedizione, aprono le case ai visitatori offrendo loro i tipici pani chiamati “<strong><em><u>pucce</u></em></strong>”. Altri posti di importanza artistica a Giurdignano sono: la cristiana “Abbazia delle cento porte” (chiamata così per l’enorme numero di finestre), che nel XII sec. probabilmente era un monastero, e il castello del XVI sec.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Successivamente si prende la strada per Otranto tra ulivi e querce. All’improvviso si vede <strong><em><u>Otranto</u></em></strong> <img align="right" src="http://www.3punto0.org/img/otranto1.jpg" />con i suoi due colori: le case bianche e il mare azzurro. Nei campi scorre un piccolo fiume, l’Idro, che dà il nome alla città. Si può iniziare la visita di Otranto dal Lungomare degli Eroi, che conduce alla città vecchia. Si entra attraverso Porta Alfonsina, costruita dopo che Otranto fu salvata dall’attacco dei Turchi solo grazie al piano di fortificazione di Alfonso d’Aragona. <br />
<em>Il centro storico è una seria di stradine che si seguono l’un l’altra come tortuosi vicoli, pieni di negozietti colorati dove la gente vende una gran varietà di oggetti: fischietti, vasi, gioielli, vestiti, alimenti tipici e così via. </em>La <strong><em><u>cattedrale</u></em></strong> è situata in una piazzetta; cattura la vista con il suo rosone rinascimentale in stile gotico-arabo. La costruzione fu terminata nel 1088. Qui, nel 1480, trovarono rifugio donne e bambini che stavano scappando dall’assedio dei Turchi, ma i soldati turchi entrarono e li massacrarono, spargendo sangue per tutto il pavimento, sul famoso mosaico di Pantaleone. Il mosaico (lungo 16 metri) fu fatto tra il 1163 e il 1165 da un monaco che viveva nella vicina abbazia di San Nicola di Casole. Il suo nome (Pantaleone) è scritto sul pavimento quando si entra nella cattedrale. In essa il monaco voleva dipingere l’Albero della Vita (un enorme albero che va dall’entrata fino al presbiterio) iniziando dalla Creazione. È pieno di immagini e simboli religiosi difficili da capire. Per esempio dipinse l’espulsione di Adamo ed Eva dal giardino dell’Eden, il serpente, il diluvio universale, la costruzione dell’arca di Noè e altri simboli, ma allo stesso tempo dipinse i personaggi di Re Artù e Alessandro Magno. <br />
Nella <strong><em><u>cappella dei martiri</u></em></strong>, <img align="right" src="http://www.3punto0.org/img/otranto2.jpg" />nella navata destra, in sette reliquiari ci sono le ossa degli ottocento martiri che furono uccisi il 14 agosto 1480 dai Turchi poiché non avevano rinnegato la loro fede cristiana. Furono decapitati sul colle della Minerva (proprio nel posto in cui ora c’è una cappella), e sulla cima del colle fu costruito un santuario. Una volta fuori dalla cattedrale una stradina conduce al castello e ai bastioni. In estate molti turisti vengono a comprare souvenir e a scattare delle foto. Dai bastioni si può osservare il mare e il porto che specialmente in estate è pieno di luci e gente che canta e chiacchiera fino a tarda notte. Prima di arrivare al Castello, in una piccola piazza, c’è la chiesa bizantina di S. Pietro, uno dei pochi esempi di stile bizantino rimasti in Italia, in buono stato. Infatti qui si possono ancora ammirare affreschi dei tempi antichi. </div><div style="text-align: justify;"><br />
Il <strong><em><u>castello</u></em></strong> <img align="left" src="http://www.3punto0.org/img/otranto4.jpg" />fu restaurato negli anni ottanta; fu costruito per il re Aragonese tra il 1485 e il 1489. Ha una forma pentagonale con tre torri cilindriche sugli angoli. Nel fossato sono ancora visibili alcune delle palle di granito sparate dai Turchi durante il loro attacco nel 1480. </div><div style="text-align: justify;"><br />
Lasciando Otranto e tornando verso Santa Cesarea c’è la <strong><em><u>Torre del Serpe</u></em></strong>, di epoca romanica. Molte storie sono raccontate su di essa, e vale la pena conoscerle. Un poco più lontano ci sono i resti di Casole, un convento basiliano distrutto dai Turchi e un grande faro, ora Museo del Mare. <em></em></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><em>La costa da Otranto a Santa Cesarea è dominata dalla Torre Sant’Emiliano e Porto Badisco con la sua splendida grotta dei Cervi. </em></div><div style="text-align: justify;"><br />
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</div><div style="text-align: justify;"><em>Tratto da: <a href="http://salento.3punto0.org/">http://salento.3punto0.org/</a></em></div>OracoloSalentinohttp://www.blogger.com/profile/00896315204336792909noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-934047693671075397.post-67954978097606426352011-02-06T12:02:00.002+01:002011-02-06T12:02:00.315+01:00Cose da fare e da vedere nel Salento: da Santa Maria di Leuca a Ugento<div style="text-align: justify;">Quando si raggiunge la più estrema area d’Italia, si arriva a <strong><em><u>Santa Maria di Leuca</u></em></strong>, <em>dove l’Italia termina ai piedi di un faro come se fosse il confine finale della terra</em>. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Santa Maria di Leuca, <img align="right" src="http://www.3punto0.org/img/leuca1.jpg" />dalla parola greca “Leucos”, che significa “bianco”, bianco come le rocce calcaree e il faro, alto 47 metri, che domina da Punta Meliso, 102 metri sul livello del mare. </div><div style="text-align: justify;">Proprio Punta Meliso separa il mar Jonio dal Mare Adriatico, e il faro è sempre una buona guida per i marinai e per chiunque arrivi via mare. Una volta arrivati bisogna visitare il santuario “De Finibus Terrae” , dalla sobria facciata che guarda una statua della Vergine erta su un’alta colonna del 1694. La “Croce petrina”, una croce di ferro formata da due chiavi incrociate su una colonna ottagonale, significa che San Pietro iniziò le sue predicazioni da qui quando stava ritornando dall’oriente. </div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><strong><em><u>Indubbiamente Leuca è il punto d’incontro tra l’est e l’ovest, il mare e la terra, il mondo umano e quello divino. <img align="left" src="http://www.3punto0.org/img/leuca2.jpg" /></u></em></strong>Scendendo ci si può fermare in un bar del porto, dove a qualsiasi ora i pescatori parlano con la gente, giovani o vecchi o vip, allegramente e amichevolmente. Ti possono portare a scoprire Leuca e le sue splendide grotte, ognuna con dentro una storia. È meglio visitare le grotte sulla costa orientale al mattino e quelle sulla costa occidentale ne pomeriggio poichè mostrano differenti giochi di luci ed ombre. </div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.3punto0.org/img/villameridiana.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img align="right" border="0" height="139" src="http://www.3punto0.org/img/villameridiana.jpg" width="200" /></a></div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><br />
</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;">Sulla passeggiata ci sono numerose <em><strong><u>ville terrazzate, tutte costruite in stile liberty</u></strong></em>, con decorazioni moresche e fascino orientale, residenze estive di alcune famiglie locali aristocratiche (che ancora oggi le abitano in estate), risalenti al tardo XIX sec. e primi anni del XX. Raccomandiamo Villa La Meridiana, Villa Episcopo, Villa Mellacqua, Villa Daniele-Romasi.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><img align="left" height="124" src="http://www.3punto0.org/img/centopietre.jpg" width="200" /></div><div style="text-align: justify;">Dopo Leuca si torna indietro fino a <strong><em><u>Patù</u></em></strong>, un antico villaggio messapico. Fu il luogo di nascita di Liborio Romano che fu ministro degli Interni nel 1860 nel Regno di Napoli. Non molto lontano dalla città c’è “Vereto”, la sede di un’antica città messapica, circondata da alte mura (lunghe 4 km) dove si può vedere il “Centopietre”, un singolare monumento medievale fatto di lastre di un mausoleo romano. All’interno delle pareti sono visibili tracce di dipinti in stile bizantino. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Poi si va ad <strong><em><u>Alessano</u></em></strong>, dove si può passeggiare nella parte vecchia della città ed ammirare la Chiesa Madre, sede della diocesi fino al 1818, e il Convento dei frati Cappuccini, con il suo splendido altare intagliato nel legno. Tutto ad Alessano ricorda Don Tonino Bello, il prete a cui è dedicata la piazza principale. Nel centro della piazza si vede la Torre dell’Orologio del tardo XIX sec. In via Sangiovanni ci sono splendide ville dei primi anni del novecento, ma nelle stradine del centro storico ci sono palazzi del XVI e XVII sec., il più bello dei quali è palazzo Sangiovanni, con la sua facciata in stile bugnato.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Si può continuare la visita a <strong><em><u>Presicce</u></em></strong>, <img align="right" height="126" src="http://www.3punto0.org/img/presicce.jpg" width="200" />nell’entroterra, con il suo bellissimo centro storico. Al centro di Piazza del Popolo c’è l’elegante colonna di Sant’Andrea (del XVIII sec.) con una graziosa balaustra: qui le Virtù Cardinali sono impersonificate dalle quattro figure femminili al di sopra di essa. La chiesa di Sant’Andrea risale al tardo XVIII sec. ed ha un’elegante facciata barocca con un campanile in stile rinascimentale. All’interno si possono ammirare opere di Tiso e Catalano, due dei più famosi pittori salentini del tempo.<br />
C’è un altare maggiore e otto altari laterali, tutti decorati con stucchi preziosi. <br />
Di fronte alla chiesa lo sguardo è catturato dallo splendido Palazzo Ducale, con il suo giardino pensile. Qui al giorno d’oggi, c’è il museo della Civiltà Popolare. Questo palazzo, in stile normanno, e molti altri abbelliscono questa piccola città storica, e camminando attraverso le stradine, si può ammirarli ricchi di decorazioni e affreschi. Altri importanti monumenti da visitare sono: la chiesa Degli Angeli (XVI sec.), la chiesa Del Carmine (XVII sec.), costruita in pietra leccese, con colonne ricche di bassorilievi, e il Monastero dei Carmelitani (XVI sec.). I frantoi ipogei, non lontani da qui, sono la prova che Presicce era un importante centro agricolo per la produzione dell’olio d’oliva. Sono stati restaurati e possono essere regolarmente visitati in estate, mentre a Natale vi sono allestiti suggestivi presepi.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Attraversando una strada fiancheggiata da olivi, si arriva ad <strong><em><u>Acquarica del Capo</u></em></strong> con i resti di un antico castello e la “Masseria Gelsorizzo” con la sua torre normanna. Nei campi tra Presicce ed Acquarica si possono osservare le tipiche “pagghiare”: sono a forma di cono ed erano usate come rifugi, costruite senza cemento ma solo con pietre calcaree dai campi. Rappresentano i veri capolavori dell’architettura rurale. Tra queste c’è il “Pagghiarone”, molto grande, che domina su tutti gli altri.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Arrivando ad <strong><em><u>Ugento</u></em></strong>, si arriva in mezzo ai Messapi, dove nel 1961 una donna trovò una piccola statua di Zeus risalente al VI sec. a.C. La gente di Ugento lo chiama “Lu Pupu” (che significa il “bambino”), per la cura con cui la donna lo custodì prima di consegnarlo agli archeologi. Nel museo civico è conservata una copia della statua del Dio messapico (l’originale è a Taranto). Sebbene al giorno d’oggi siano visibili alcuni resti delle antiche mura messapiche, alla fine del XVII sec. si vedevano ancora torri e architravi del periodo messapico. La cattedrale è stata ricostruita nel 1700, dopo la distruzione dei Saraceni nel 1537. Solo la facciata è stata ricostruita qualche anno dopo, nel 1855. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"><a href="http://www.3punto0.org/img/sgiovanni.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img align="left" border="0" src="http://www.3punto0.org/img/sgiovanni.jpg" /></a></div><div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;"> La costa intorno a Ugento è piena di tipiche torri, la più nota delle quali è <strong><em><u>Torre San Giovanni</u></em></strong>, costruita per l’imperatore Carlo V nella seconda metà del XVI sec. Poi è diventata un faro e segnalava la presenza di banchi di sabbia al largo della costa. Molti turisti dalla Germania, dall’Inghilterra, dall’America e dalla Svizzera trascorrono le vacanze estive su questa costa, <em><u><strong>sulle spiagge bianche con la loro caratteristica sabbia fine. </strong></u></em></div><div style="text-align: justify;"><br />
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</div><div style="text-align: justify;">Tratto da: <a href="http://salento.3punto0.org/">http://salento.3punto0.org/</a></div>OracoloSalentinohttp://www.blogger.com/profile/00896315204336792909noreply@blogger.com0