venerdì 28 gennaio 2011

Cosa visitare nel Salento: torri, castelli e masserie fortificate

Il Salento è pieno di torri, castelli e masserie fortificate che furono costruite per tenere lontani gli invasori.
A partire dall’età romana la gente iniziò a difendersi dai pirati collocando delle torri lungo la costa.
Questo fenomeno aumentò nel XV e XVI sec., quando i Turchi attaccarono frequentemente l’Italia, specialmente il sud. Tra il 1558 e il 1567 nel sud Italia furono costruite circa 399 torri, 96 delle quali in Puglia. Le torri avevano una pianta cilindrica o quadrangolare. Le prime erano solo per l’avvistamento; le seconde servivano come difesa ed erano equipaggiate con catapulte e armi da fuoco. Alcune di queste avevano grandi stanze e potevano perfino ospitare persone durante gli attacchi.
Le più importanti sono: Torre Rinalda, Torre dell’Orso, Torre del Serpe (Otranto), Torre di Minervino (Porto Badisco), Torre Mozza, Torre Suda (Racale), Torre Sabea (Gallipoli), Torre dell’Alto, Torre Sant’Isidoro.
Altre torri furono perfino costruite nelle aree edificate, come ad esempio la Torre di Federico II a Leverano (1220), la Torre di Salignano (XVI sec.), la Torre di Barbarano, vicino a Morciano di Leuca (XVI sec.), la Torre di Belloluogo a Lecce (1383) dove talvolta visse la regina Maria d’Enghien, la Torre del Parco a Lecce (1419), costruita in onore di Giovanni Orsini del Balzo, con un largo fossato.

Otranto sul mare Adriatico e Gallipoli sul mar Jonio avevano relazioni commerciali con altri paesi, perciò erano spesso circondate da alte mura e castelli per tenere lontani gli invasori.
Anche Castro, che aveva il monopolio del commercio marittimo nel Canale d’Otranto, aveva un bellissimo castello così come Roca, che fu raso al suolo dopo l’attacco turco a Otranto nel 1480, poiché era una terra di briganti. Ancora oggi si possono ammirare questi castelli, opere di importanti architetti del tempo: Evangelista Menga, Gian Giacomo dell’Acaya, Ciro Ciri, Francesco Martini.
Oltre ai castelli delle città sulla costa, anche nelle aree interne se ne possono trovare alcuni: il castello di Copertino, luogo di nascita della futura Isabella d’Aragona, il castello di Lecce costruito in onore dell’imperatore Carlo V, il castello di Morciano, il castello di Acaya e quello di Corigliano d’Otranto, con il suo profondo fossato e le decorazioni rococò.

Le masserie fortificate rappresentavano un altro tipo di difesa; erano circondate da alte mura con camminamenti e torri di guardia.
Sulla costa da Nardò ad Avetrana si può visitare la “Masseria Giudicegiorgio”, ben protetta con la sua torre del XVI sec., e il suo portale costruito in stile catalano-durazzesco.
Anche la “Masseria Trappeto” si trova in quest’area: somiglia a una villa rustica ed è una delle più belle, è monumentale con una grande scalinata esterna e larghe finestre.
Nei dintorni di Surbo si può visitare la “Masseria Melcarne” (recentemente ristrutturata) con la sua torre quadrangolare. All’inizio fu costruita in difesa contro gli attacchi dei banditi, poi diventò una villa aristocratica. Pochi chilometri dopo Cavallino c’è la “Masseria Li Nsarti” che recentemente è stata trasformata in una bellissima villa. Ha due piani e due grandi balconi sui due lati della torre.
La “Masseria Gelsorizzo” (con un’alta torre quadrangolare) si trova vicino Acquarica del Capo; la parte più alta della torre sovrasta una splendida terrazza.

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