giovedì 10 febbraio 2011

Cose da fare e da vedere nel Salento: da Gallipoli a Porto Selvaggio fino a Porto Cesareo

Gallipoli prende il suo nome dalla parola greca “Kallipolis”. La parte vecchia della città è qualcosa di molto diverso dal resto. È un’isola circolare che si può visitare camminando lungo i bastioni. Nel passato le mura erano alte due metri, ora sono molto più basse e da li la vista arriva fino al mare blu e all’orizzonte. Tra stradine e vicoletti tortuosi appaiono tante facciate barocche, splendide costruzioni e casette.

L’acqua che circonda l’isola ha una chiarezza incontaminata, e per proteggere l’industria ittica, la gente si prende cura dell’acqua e dell’ambiente circostante. Ogni mattina ci sono vivaci mercati del pesce e lungo la strada si possono trovare numerosi ristoranti a base di pesce, dove si possono gustare alcuni dei migliori piatti a base di pesce in Italia.



Nella parte alta della città c’è la cattedrale di Sant’Agata, uno dei migliori esempi di barocco nel Salento (dopo la chiesa di Santa Croce a Lecce). La facciata fu costruita da Giuseppe Zimbalo, lo stesso artista che ha costruito il campanile di Lecce. Ciò che è particolare qui è l’uso del “carparo”, che è meno morbido e friabile della pietra leccese, e che dona un colore rosa scuro. La chiesa fu costruita negli anni tra il 1629 e il 1696 e sulla facciata si vedono i due santi patroni di Gallipoli: San Sebastiano e San Fausto. All’interno, sulle mura e sul soffitto, ci sono dipinti del XVII e XVIII sec. La città è un posto vivace e animato con numerosi negozi, ristoranti, castelli e chiese da visitare.

Andando a nord sulla costa ionica, tra Torre dell’Alto e Torre Uluzzo, si arriva a Porto Selvaggio, un panorama molto suggestivo con gli scogli che emergono da un mare chiarissimo, circondato da una fitta pineta e dalla macchia mediterranea. Quest’area è protetta dal 1980, dopo violente liti con le autorità pubbliche e politiche, ed è conosciuta sotto il nome di Parco naturale attrezzato di Porto Selvaggio.
Quest’area è piena di vegetazione e varie specie animali: cardellini, fringuelli, verdoni, lucertole, volpi, ricci, capperi, lentisco e mirto. L’intera area si estende per 428 ettari.



La costa ionica è bassa e Porto Cesareo ha spiagge molto lunghe con una sabbia fine. Il posto è rinomato per il pesce fresco che si può gustare tutto l’anno. Non ha importanti monumenti, eccetto la stazione di biologia marina, ma attrae molti turisti in estate per la bellezza delle sue spiagge ben attrezzate.





Tratto da: http://salento.3punto0.org/

1 commento:

alberghi ha detto...

Il Salento è davvero magnifico, da vedere e vivere!