martedì 11 gennaio 2011

Novoli accende la Focara di Sant'Antonio

Fin dai tempi più remoti il fuoco è sempre stato il fulcro attorno al quale si sono svolte feste rituali di ogni genere. Tali liturgie, in qualunque tempo e luogo venissero celebrate, si sviluppavano attorno a grandi falò laddove i popoli si radunavano per propiziare la crescita dei raccolti ed il benessere di uomini e animali. Da questi antichi rituali trae origine la festa che i cittadini di Novoli tributano al loro Santo Protettore, Sant'Antonio Abate, il cui culto fu ufficializzato il 28 gennaio del 1664 dal Vescovo Luigi Pappacoda.

E' già da giorni cominciata la costruzione della "focara", il tradizionale falò, simbolo della festa del fuoco, formato da una catasta di fascine di tralci di vite (sarmente), recuperati dalla rimonda dei vigneti, le quali vengono accatastate con perfetta maestria e con tecniche tramandate gelosamente di generazione in generazione.
Per la costruzione di una "focara" occorrono all'incirca un centinaio di persone che restano ore e ore in piedi sui pioli delle lunghe scale, passandosi l'uno sull'altro al di sopra della testa i fasci, che poi giunti in cima vengono sistemati perfettamente dal costruttore. Proprio sulla cima, la mattina della vigilia, viene issata un'artistica bandiera, sulla quale è rappresentata un'immagine del Santo, che successivamente brucia insieme al falò.
La "focara" di anno in anno diventa sempre più famosa in Italia ed inizia a destare tanta curiosità anche in altre parti del mondo.

Fonte: Il Gallo

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