martedì 23 novembre 2010

Capodanno nel cuore del Salento

Corigliano d'Otranto è uno dei nove paesi della Grecìa Salentina, un'area dove si parla il griko, dialetto molto simile al greco antico. Un castello imponente riportato da pochi anni in perfette condizioni che è il motore della vita culturale della zona, e il tartufo bianco, che qui cresce spontaneo, pronto a diventare un altro prodotto di punta della gastronomia pugliese.

Poco più a sud c'è Maglie, terra di politici illustri e imprenditori di successo, (come i fratelli Maglio, che già a fine Ottocento aprirono nella piazza del Municipio un caffè) che gode di una posizione strategica in quanto consente, a chi decidesse di abitarvi, di arrivare in meno di un'ora a LecceOtranto, Santa Maria di Leuca e Gallipoli.
La scelta è tra i palazzi nobiliari del centro storico, tra i quali si vende La Corte del Viandante, una dimora ottocentesca ristrutturata appartenente a una nobile famiglia locale, come ricorda lo stemma sul portone d'ingresso, affacciato sulla piazza centrale.
Una sorta di palco d'onore sulla vivace vita di Maglie che, tra negozi griffati e caffè alla moda, è diventata anche una delle mete preferite dello Slow Food (mercatinodelgusto.it). Perchè pensare che l'entroterra salentino sia luogo di eremitaggio è sbagliato.
La pace del paesaggio si coniuga infatti sempre più frequentemente con uno stile di vita vivace che ha saputo togliere le ragnatele persino al folklore e alla tradizione. Si animano così borghi medievali come Muro Leccese (la festa del patrono Sant'Oronzo prevede, oltre a processione e luminarie, bancarelle con mustazzoli, biscotti al cacao con aroma di cannella, e cupeta, dolce croccante fatto con le mandorle e il miele) e Andrano, noto per il suo bel castello e per la piccola frazione di Castiglione. Qui, tra vicoli nei quali sono appollaiate minuscole casette, turisti di lingua inglese vanno a caccia delle tipiche case a corte dove la pietra leccese troneggia in tutto il suo dorato splendore. E ne trovano ancora.

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