martedì 30 novembre 2010

Le spiagge più belle e i lidi più trendy del Salento: da Campomarino a Torre Lapillo

Dalle dune sabbiose di Campomarino ai ginepri secolari di Torre Canne, costeggiando i boschi di pini d'Aleppo, le scogliere a picco sul mare e le insenature rocciose odorose di mirto. Tra Adriatico e Ionio, ecco le spiagge più belle e i migliori lidi del Salento, selvaggi e non.

Angoli segreti, calette poco affollate, sentieri silenziosi nella macchia mediterranea: esistono ancora posti così, anche se sono sempre più rari. Nascosti nei trecento km di costa del Salento che, dall'Adriatico allo Ionio, sfilano davanti agli ulivi secolari, le torri di avvistamento, le scogliere a strapiombo e le distese di sabbia bianchissima.
A partire dalle Dune di Campomarino di Maruggio: 5 km di straordinaria bellezza, con rarità botaniche come il timo arbustivo e i ginepri marini. Qui non ci sono stabilimenti, ombrelloni attrezzati e balli di gruppoo; qui si scende inoltrandosi tra i profumi salmastri fino alla sabbia dorata e all'acqua cristallina.

Proseguendo per San Pietro in Bevagna, lungo la litoranea ionica tarantina, si scoprono invece importanti riserve naturali, come il fiume Chidro, che nasce da un profondo cratere subacqueo, e la vecchia salina dei Monaci: 25 ettari sulla riva ovest di Torre Colimena, regno dei fenicotteri rosa, delle dune sabbiose e del mare trasparente.

Arrivati, dopo una manciata di km, al Lido degli Angeli, un susseguirsi di dune alte fino a 8 metri e mare dai colori caraibici, la spiaggia libera fa spazio a quella attrezzata. Consigliato un bagno al tramonto al Samanà Beach (http://www.samanaportocesareo.it/), un lido con ombrelloni indonesiani e divanetti sistemati nella pineta retrostante; o al Bonavista del vicino Torre Lapillo (http://www.bonavista.it/), con tanto di chiringuito all'ingresso e chiosco in spiaggia.

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