giovedì 28 luglio 2011

Pizzica e stili di vita: il Salento e la Notte della Taranta

Per comprendere una Terra, la sua cultura ed i costumi del suo Popolo è importante ascoltarne la musica.
Nell'ultimo periodo i salentini ed, in particolare, i giovani hanno riscoperto la musica dei padri, dei nonni, degli avi. Ci si è accorti che le sonorità calde e solari proposte dalla musica popolare non hanno nulla da invidiare al Blues, la musica che ha dato le origini al rock, al soul, al r&b e al rap.

Ritmi e musiche dal sapore arcaico, semplici nelle loro melodie evocatrici di danze rituali pagane che ancora oggi riescono a coinvolgere quanti le ascoltano come i balli improvvisati tra gli spettatori durante i concerti possono dimostrare.
Questi canti non sono semplicemente momenti di ricreazione ludica come siamo abituati a considerare la musica. Essi erano spesso considerati strumento per operare guarigioni, per esorcizzare spiriti e purificare ambienti; propiziavano vittorie, fecondità, toccando i tasti segreti dell’anima che rispondeva suscitando in chi ascoltava il corrispondente stato d’animo evocato.
La pizzica appartiene alla musica così intesa. Sono balli e canti che guariscono i tarantolati, ovvero i malcapitati punti dalla terribile tarantola, un ragno i cui morsi provocano convulsioni e crisi epilettiche sino alla follia.
La pizzica, eseguita da fisarmoniche, violino e dal tamburello leccese, ritmo costante, evocativo di intense energie visibili nei movimenti sincopati e vigorosi dei tarantolati che danzano, era ritenuta in grado di operare la guarigione degli ammalati. Essi ballavano sino allo sfinimento, finché gli effetti del veleno non si dissolvevano nella stanchezza del movimento fisico libero da convenzioni e costrizioni.
Riproporre gli antichi canti popolari non può che essere un passo ulteriore verso la riappropriazione e la valorizzazione anche di quel patrimonio culturale impalpabile quali sono le tradizioni, i canti e le credenze del passato.
Qualche esempio?Un caso unico al mondo!
Parliamo di "caso unico al mondo" in quanto non ci risulta che ci sia un altro posto al mondo in cui la musica di tradizione del territorio, il folk, possa piacere tanto e possa affascinare e coinvolgere in maniera così forte i GIOVANI.
E' sufficiente partecipare ad una delle tantissime feste salentine che vengono organizzate in ogni parte d'Italia dagli studenti e dai cittadini che vivono fuori, per accorgersi in pochissimi minuti di quanti giovani ne vengono coinvolti e con quale passione si fanno prendere dalla "trance" che i ritmi salentini sanno creare.
Senza poi parlare delle centinaia di feste che hanno luogo in Italia, in Europa e in tutto il mondo, tra cui spicca prima fra tutte l'ormai internazionale "Notte della Taranta".

Nei giorni della Notte della Taranta, anche per via delle numerose tappe di avvicinamento al Concertone finale sempre più interessanti e ben organizzate (quest'anno potrebbe esserci anche una tappa a Lecce), il Salento è letteralmente "sold out": diventa molto difficile trovare ancora disponibilità in hotel, villaggi e residence del Salento, tra Santa Cesarea Terme, Otranto e le immediate vicinanze di Melpignano.  

Le ultime disponibilità a condizioni molto vantaggiose e i lastminute e le offerte più interessanti nei più confortevoli residence del Salento saranno presto pubblicate nella sezione offerte del portale www.lastminutenelsalento.it , a tariffe realmente introvabili, e sul portale www.residencenelsalento.com .

 
Ecco, questa per esempio è una esibizione degli Officina Zoè a TOKYO, in Giappone:
  


Tra le fonti: japigia.com e RepubblicaSalentina.it

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