lunedì 6 giugno 2011

Castello di Castro

Castello di Castro
Castro (Lecce)
Un tempo fortezza di rilevanza strategica per la difesa di questi territori, oggi pochi resti a testimonianza di un glorioso passato.
Si sviluppa su 1.200 mq, di cui 900 occupati da un’imponente struttura muraria. Edificato nel XVI secolo su strutture preesistenti, restano oggi una torre circolare, un bastione lanceolato, la Torre del Cavaliere ed alcuni tratti di cortine murarie. Un ampio cortile interno di forma rettangolare, custodiva un tempo i prodotti artigianali ed agricoli che venivano commercializzati in tutto il Mediterraneo. Sul lato di ponente, sulla marina, la sala del castellano, meno bisognosa di difese, è l’unica ad avere un autonomo accesso all’esterno. È documentato che già dal 1780 il castello versasse in stato di rovina. Dopo circa due secoli di abbandono, nel corso dell'ultimo ventennio sono stati finalmente condotti tre distinti interventi di recupero architettonico che continuano ancora oggi.

Indirizzo:Piazza Armando Perotti - 73030
Comune:Castro
Provincia:Lecce
Telefono:(+39)0836947005
Sito web:www.comune.castro.le.it
E-mail:turismo@comune.castro.le.it

Cenni storici:
Le prime notizie certe di un castello a Castro risalgono al XIII secolo: nei registri della cancelleria regia di Carlo I d’Angiò un documento datato 1282 lo definisce fortezza di rilevanza strategica per la difesa del regno. Quasi certamente la struttura era sorta su resti di un precedente edificio di età bizantina che completava le difese del borgo romano fortificato (Castrum). Nel 1480, anno della conquista di Otranto da parte dei Turchi, il castello ora Aragonese, venne distrutto. Verrà in seguito ricostruito e potenziato ulteriormente dal vicerè spagnolo don Pedro de Toledo nel 1572.
Architettura:
Sul lato nord-est, il Bastione di contrafforte è composto da grosse murature, da un’unica sala centrale e da spalti rinforzati con terrapieni di pietrame addossato. La Torre Cavaliera, la più alta e imponente di tutto l’intero sistema difensivo, si sviluppa su tre livelli occupato ognuno da tre vani con copertura a botte. La copertura solare è il punto più alto di Castro nonché il più suggestivo del castello. La Torre Circolare, di periodo Aragonese è formata da tre vani incolonnati con piccole finestrature a raggera e con merlature dotate di caditoie.
Tipologia ingresso:Gratuito
Tratto da viaggiareinpuglia.it

Castello di Gallipoli

Castello di Gallipoli
Gallipoli (Lecce)
Uno degli ormai rarissimi castelli lambiti direttamente dal mare, un tempo a difesa della “bella città” salentina.
Il castello angioino è collocato a est di Gallipoli, la “bella città”, ed è totalmente circondato dal mare. Lo si scorge all’ingresso della penisola che racchiude il borgo antico della città, all’imboccatura del ponte seicentesco, anticamente levatoio, che collega l’istmo alla terra ferma. Un tempo invece la struttura fortificata doveva avere completa autonomia dal territorio circostante; lambito dal mare su tutti i suoi lati, aveva l’ingresso verso l’isola e a questa collegato mediante un ponte levatoio facendo così ipotizzare la volontà di difesa soprattutto nei confronti dell’entroterra.
Si presenta oggi con una forma quadrangolare circondato da quattro torrioni negli angoli ed un quinto, il “Rivellino”, staccato dal perimetro ed isolato nelle acque.
Attualmente il castello è sede del Comando della Guardia di Finanza, mentre il Rivellino, nel periodo estivo, è adibito ad arena per il cinema.

Indirizzo:Via Rampa Castello - 73014
Comune:Gallipoli
Provincia:Lecce
Telefono:(+39)0833275538
Sito web:www.comune.gallipoli.le.it
E-mail:turismo@comune.gallipoli.le.it

Cenni storici:
Il castello risale ai secoli XIII-XIV, ma già in epoca romana la città era munita di una rocca e di un bastionamento perimetrale in seguito ampliati dai Bizantini e dai Normanni. Gli Angioini e gli Aragonesi intervennero modificando ulteriormente la struttura del castello, ma gli interventi più importanti furono svolti dall’architetto senese Francesco di Giorgio Martini su volere del Duca di Calabria. Nella seconda metà del XIX secolo fu riempito il fossato sulla cortina che guarda la città e gli archi di sostegno al ponte levatoio furono interrati.
Architettura:
Si sviluppa su una pianta a base quadrata consolidata ai vertici da quattro torrioni, uno poligonale a Sud-Est coronato da merloni chiamato “torrione Vedetta”. Le altre torri, a base scarpata, sono cinte per circa metà della loro altezza da un cordone marcapiano ed alla sommità sono ornate da archetti. La cortina di levante, il Rivellino, è un quinto torrione circolare, più basso, con una base più larga, staccato dalla cinta muraria: avanzando a cuneo verso il nemico svolgeva il ruolo di punta di difesa più avanzata della città.
All’interno grandi sale con volte a botte e a crociera.
Tipologia ingresso:Gratuito
Tratto da viaggiareinpuglia.it

domenica 5 giugno 2011

Castello di Trani

Castello di Trani
Trani (Barletta-Andria-Trani)
 Il castello di Trani rientra nel circuito dei castelli federiciani e fu scelto da Manfredi, figlio di Federico II, per la celebrarazione delle sue nozze con Elena d’Epiro
Il castello di Trani è uno degli esempi più interessanti di quelli che sono anche noti come castelli federiciani, un vero e proprio circuito di castelli edificati per volontà di Federico II di Svevia.
 Il castello, che sorge sul mare per assolvere alla funzione di difesa della città, è famoso per essere stato scelto da Manfredi, figlio di Federico II di Svevia, come sede per la celebrazione delle sue nozze con Elena d'Epiro.
La visita al castello è consigliabile soprattutto nel periodo estivo, in occasione della rievocazione storica del Matrimonio di Manfredi.

Indirizzo:Piazza Manfredi - 70059
Comune:Trani
Provincia:Barletta-Andria-Trani
Telefono:(+39)0883506603
Fax:(+39)0883506603
E-mail:margherita.pasquale@beniculturali.it


Cenni storici:
L'edificazione del castello di Trani fu commissionata da Federico II di Svevia nel 1230. Il castello fu completato tre anni dopo, anche se le attività per portare a termine la fortificazione andarono avanti per oltre 15 anni.
Come per altri castelli (ad esempio il castello di Taranto) fu Carlo V nel XVI secolo a modificare la struttura definitiva della fortificazione, con l'innalzamento di due bastioni da utilizzare per la difesa della città con il supporto delle armi da fuoco.
Curiosità:
La storia dice che in questo castello nel 1259 furono celebrate le nozze tra Manfredi e la giovanissima principessa Elena. Sei anni dopo le nozze, alla morte avvenuta in battaglia di Manfredi, Elena tornò nel castello di Trani, nel quale però rimase prigioniera per 18 lunghi anni, fino alla rivolta del Vespro quando, nuovamente libera, potè rifugiarsi in Sicilia dove morì 5 anni più tardi. La leggenda invece narra la storia di Armida una dama che, invaghitasi di un Cavaliere e scoperta dal marito, fu rinchiusa in una cella del castello dove rimase fino alla morte. Da allora il suo fantasma vaga per il Castello alla ricerca di questo suo amore perduto.
Da non Perdere:
Le manifestazioni che rendono particolarmente suggestiva la visita al castello. Questa estate, dal 4 al 6 agosto, il castello Svevo funge da cornice alla rievocazione storica del Matrimonio di Re Manfredi ed ai turisti è offerta la possibilità di visitare le sale arredate in epoca medievale.

Prezzo: intero € 2.00 - ridotto € 1.00
Periodo di apertura:
Giorni e orario d'apertura: Tutti i giorni dalle ore 08.00 alle ore 20.00
Tipologia ingresso:A pagamento

Approfondimento
Proprietà Statale
Tratto da viaggiareinpuglia.it

Castello Svevo di Oria

Castello Svevo di Oria
Oria (Brindisi)
Il castello svevo di Oria è una splendida costruzione edificata tra il 1225 e il 1233 per volere di Federico II
Il castello svevo di Oria è una splendida costruzione edificata tra il 1225 e il 1233 per volere di Federico II.
La definizione del castello come ''gigantesco gioiello di pietra'' sintetizza lo splendore di questo maniero svevo, posizionato su una collina a metà strada tra Brindisi e Taranto.
 La planimetria triangolare è caratterizzata da tre torri definite ''Quadrata'', ''Del cavaliere'' e ''Del Salto'': la prima torre è di matrice federiciana, mentre le altre due torri sono da ricondurre alla dominazione angioina.
Il castello è avvolto da leggende che rendono ancora più affascinante la sua storia. Nel corso dei secoli è stato la residenza di principi, cavalieri e nobili.

Indirizzo:Via Castello - 72024
Comune:Oria
Provincia:Brindisi
Telefono:(+39)0831845659
Fax:(+39)0831845659
Sito web:www.castellodioria.it
E-mail:info@castellodioria.it

Curiosità:
La foschia che talvolta avvolge il castello, secondo la tradizione popolare, non è semplicemente un fenomeno atmosferico, ma è dovuto ad un episodio che avvenne ai tempi della costruzione del castello, meglio noto come la leggenda di "Oria Fumosa".
Da non Perdere:
Da non perdere la visione del castello al tramonto, una suggestiva immagine che da qualsiasi punto della città di Oria potrà rendere il viaggio ancora più indimenticabile.

Prezzo:
Biglietto d'ingresso: euro 7,00;
 bambini dai 5 ai 10 anni biglietto d'ingresso ridotto: euro 4,00.
Periodo di apertura:
Da domenica 1 maggio aperto tutte le domeniche per visite guidate nei seguenti orari:
 10.30 - 12.30 (ultimo ingresso);
 15.30 - 18.30 (ultimo ingresso).
 Tempo di percorrenza visite guidata: 40 minuti.
Tipologia ingresso:
A pagamento

Approfondimento
L'impronta federiciana del castello è molto rilevante tanto che ancor oggi, a circa 800 anni di distanza, nella città di Oria si organizzano rievocazioni medievali che fanno riferimento al famoso bando emanato da Federico II nel 1225, in occasione delle nozze da celebrare con Isabella di Brienne, anno durante il quale sarebbero stati avviati i lavori per l'edificazione dello splendido ''gioiello di pietra".
Tratto da viaggiareinpuglia.it

sabato 4 giugno 2011

Castello di Copertino

Castello di Copertino
Copertino (Lecce)
Interessante esempio di fortificazione, pregevole anche dal punto di vista artistico, grazie allo splendido portale rinascimentale
Il castello di Copertino è stato ampliato su una precedente fortezza angioina e terminato nel 1540, grazie alla progettazione dell'architetto dell'imperatore Carlo V Evangelista Menga.
Il castello rappresenta una delle più imponenti strutture difensive dell'area Salentina, ma si caratterizza anche per le splendide decorazioni che caratterizzano il portale e per la cappella di San Marco affrescata da Gianserio Strafella, pittore manierista originario proprio di Copertino.
Cenni storici:
La storia del castello è legata a numerosi personaggi, tra i quali Alfonso Castriota, governatore di Terra d'Otranto e cavaliere di San Giacomo, che diede incarico a Evangelista Menga di svolgere i lavori di ampliamento della fortificazione
Curiosità:
Secondo la tradizione tra queste mura sarebbe nata Isabella Chiaramente, figlia di Tristano e Caterina Orsini dal Balzo e che in seguito sarebbe divenuta la regina di Napoli.
Da non Perdere:
Sicuramente da ammirare il portale rinascimentale del Castello, per la sua magnificenza e le sue decorazioni e da visitare le cappelle di Santa Maria Maddalena e di San Marco all'interno del castello.

Prezzo: intero 2,00 euro ridotto 1,00 euro(18-25 anni)
Orari di apertura
da: 09.00 a: 13.30

Sempre aperto:Si

Note:
Il Castello aderisce al progetto CASSIO - Dieci musei per conoscere il patrimonio italiano - presentando ai suoi visitari numerosi sussidi realizzati in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi, l’Istituto Statale per i Sordi di Roma, la Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi. Si tratta di materiale didattico che permetterà di conoscere alcune opere significative attraverso il tatto ed un apparato di sussidi audio e video come filmati sottotitolati, testi a stampa e testi facilitati.

Prenotazioni / Acquisto on line:No
Periodo di apertura:Tutti i giorni tranne il lunedì
Riduzioni:
1,00 dai 18 anni ai 25 anni - gratuito minori di 18 anni e over 65
Tipologia ingresso:A pagamento
Approfondimento
Proprietà Statale
Tratto da viaggiareinpuglia.it

Castello Aragonese di Taranto

Castello Aragonese di Taranto
Taranto (Taranto)
Per la sua architettura, il suo valore storico e la sua posizione straordinaria sul mare, il castello rappresenta una delle principali attrazioni della città di Taranto
Il Castello aragonese di Taranto, detto anche Castel Sant'Angelo, con il suo affaccio sul mare, è una splendida costruzione progettata dall'architetto senese Francesco di Giorgio Martini su commissione di Ferdinando d'Aragona verso la fine del XV secolo. Il progetto del Re di Napoli era quello di costruire un castello di Difesa.
Il castello fu edificato sulle basi di una struttura normanno-svevo-angioina realizzata dai normanni per la difesa della città, anche se il nucleo originario del castello si deve far risalire ai Bizantini, che edificarono una rocca per proteggersi dai Saraceni.
Di particolare interesse le caratteristiche distintive delle torri larghe e basse che costituiscono il castello e ne enfatizzano la funzione di difesa attribuita alla fortificazione. Il castello è stato utilizzato anche come carcere sotto gli Asburgo e attualmente è sede della Marina Militare.
contatti
Indirizzo:Piazza Castello - 74100
Comune:Taranto
Provincia:Taranto
Telefono:(+39)0997753438
Fax:(+39)0997753438
Sito web:www.castelloaragonesetaranto.it
Cenni storici:
I lavori di costruzione avviati da Ferdinando D'Aragona furono portati a termine nel 1492, come si può notare dalla incisione sulla lapide murata sulla ''Porta Paterna''.
Il castello fu nuovamente ristrutturato dagli spagnoli nel corso del XVI secolo, mentre nel Settecento con gli Asburgo assunse la funzione di carcere.
Curiosità:
All'interno del Castello è tuttora visitabile la piccola cella dove venivano torturati i prigionieri. Osservando la volta della sala si può vedere un foro, in posizione centrale, attraverso il quale venivano propagate e amplificate le urla dei prigionieri torturati in modo da intimorire gli altri detenuti.
Da non Perdere:
Le tracce che testimoniano il ruolo che la dinastia aragonese ha avuto nella costituzione del castello, come la lapide murata sulla ''Porta Paterna'' e il famoso Ponte Girevole che collega il borgo antico con la città nuova.

Prezzo:Ingresso Gratuito
Orari di apertura
da: 9.30 a: 11.00
Sempre aperto:No
Note:
Dal lunedì al giovedì ci sono 4 turni di visita della durata di un'ora,due la mattina e due il pomeriggio. Il venerdì i turni sono tre, la domenica due. I gruppi devono essere composti da massimo 50 persone e si deve prenotare in anticipo la visita.
Prenotazioni / Acquisto on line:No
Possibilità di prenotazione:Si
Periodo di apertura:Aperto tutto l'anno
Tipologia ingresso:Gratuito
Approfondimento
Il Castello è diventato negli ultimi anni un importante contenitore culturale che ospita spesso mostre ed eventi di diverso tipo, oltre alle visite guidate gratuite organizzate dalla Marina Militare, proprietaria del bene.
Tratto da viaggiareinpuglia.it

venerdì 3 giugno 2011

Castello Normanno Svevo di Bari

Castello Normanno Svevo di Bari
Castello edificato dai Normanni nel XII secolo e restaurato per volere di Federico II attorno al 1230. E’ sede della Soprintendenza Regionale.
Castello edificato dai Normanni nel XII secolo e restaurato per volere di Federico II tra il 1233 ed il 1240. Il castello, localizzato in una zona centrale del capoluogo pugliese, è una spettacolare testimonianza di costruzione medievale che offre ai turisti la possibilità di visitare una delle più interessanti fortificazioni della regione. Da ammirare il ponte in pietra attraverso il quale si accede al castello, i bastioni angolari utilizzati per la difesa della fortificazione e le numerose torri che caratterizzano la struttura quadrangolare: la torre dei Minorenni, la torre del Monaco, la torre del Vento e la torre del Semaforo.Oggi il castello è la sede della Soprintendenza per i Beni Ambientali Architettonici e Storici della Puglia ed al suo interno ospita la Gipsoteca
contatti

Indirizzo:
Piazza Federico II di Svevia, 4 - 70100
Comune:Bari
Provincia:Bari
Telefono:(+39)0805286111
Fax:(+39)0805245540

Cenni storici:
La nascita e lo sviluppo del castello sono da ricondurre a più figure storiche: da Ruggero il Normanno, che viene indicato come il committente della prima costruzione avvenuta intorno agli anni trenta del XII secolo a Federico II che, circa un secolo dopo, si occupò del recupero della fortificazione, fortemente danneggiata dal normanno Guglielmo il Malo. Ulteriori personaggi storici che hanno caratterizzato la vita del castello sono Carlo d'Angiò, che fece ampliare la struttura e la duchessa Isabella d'Aragona che all'inizio del XVI secolo rese il castello una splendida residenza degna della sua corte.
Curiosità:
Studi recenti hanno portato alla luce delle preesistenze tre metri sotto l'attuale piano di calpestio. I resti di alcune delle mura ritrovate appartengono ad abitazioni di epoca bizantina e in particolar modo a una chiesa di impianto a tre navate probabilmente intitolata a Sant'Apollinare.
Da non Perdere:
All'interno del Castello sono periodicamente organizzate rassegne e mostre e per gli appassionati di archeologia è possibile visitare la Gipsoteca nella quale sono conservate calchi di sculture ornamentali di edifici ed abitazioni della Puglia, risalenti da un periodo che va dall'XI fino al XVII secolo.
Orari di apertura
Periodo di apertura:
Aperto tutto l'anno
Tipologia ingresso:
A pagamento
Approfondimento: Proprietà Statale
Tratto da viaggiareinpuglia.it

Castello di Otranto

Castello di Otranto
Otranto (Lecce)
Il Castello costruito dagli Aragonesi in seguito all’assedio dei Turchi del 1480 rappresenta una testimonianza del passato di questa splendida città del Salento.
La storia del castello di Otranto è legata soprattutto al triste episodio dell'assedio dei turchi del 1480, in seguito al quale gli Aragonesi decisero di ampliare la struttura difensiva esistente con i torrioni dotati di cannoniere.
I turisti oggi possono ammirare le torri nominate Alfonsina, Duchessa e Ippolita e il bastione detto ''il Fortino'' e - terminata la visita al castello - camminare tra la strade di uno dei borghi più belli d'Italia, da sempre punto di incontro tra le culture di oriente ed occidente.

Indirizzo:Piazza Castello - 73028
Comune:Otranto
Provincia:Lecce
Sito web:www.castelloaragoneseotranto.it
E-mail:info@castelloaragoneseotranto.it
Cenni storici:
La guerra di Otranto del 1480-81, i cui principali protagonisti sono il generale turco Gedik Achmet Pascià e don Alfonso Duca di Calabria, segnò il destino del castello di Otranto che, grazie all'intervento di Alfonso d'Aragona, fu completamente fortificato per consentire alla città di difendersi adeguatamente in caso di ulteriori attacchi nemici.
Curiosità:
In occasione della battaglia di Otranto il comandante turco Achmet Pascià fece decapitare ottocento cittadini sul colle della Minerva, in seguito alla imposizione di scegliere tra la fede musulmana o la morte.
I morti furono subito nominati martiri dalla chiesa e i loro resti sono custoditi nella vicina Cattedrale di Santa Maria.
Da non Perdere:
Dopo la visita al castello da non perdere la cattedrale di Otranto, dove sono conservati i teschi dei cittadini decapitati durante la battaglia del 1480.
Prezzi
Intero € 2,00
Ridotto € 1,00 (6-14 anni, oltre 65 anni, scolaresche, diversamente abili* e relativi accompagnatori, gruppi superiori a 20 unità).
In occasione di mostre potrebbe essere applicato un costo addizionale.
Orari di apertura
Orario continuato:No
Sempre aperto:No
Giorni di chiusura:Lunedì
Note:
gennaio e febbraio    10:00 - 13:00 / 15:00 - 17:00   
marzo    10:00 - 13:00 / 15:00 - 18:00   
aprile e maggio    10:00 - 13:00 / 15:00 - 19:00  
giugno    10:00 - 13:00 / 15:00 - 22:00   
luglio e agosto    10:00 - 24:00   
settembre    10:00 - 13:00 / 15:00 - 22:00   
ottobre    10:00 - 13:00 / 15:00 - 18:00   
novembre e dicembre    10:00 - 13:00 / 15:00 - 17:00
Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura.
Visite guidate e aperture straordinarie su prenotazione.
Da aprile a settembre aperto tutti i giorni.
Accessibilità ai disabili:
Accessibilità limitata al piano terra per visitatori con disabilità motorie.
Prenotazioni / Acquisto on line:Si
Possibilità di prenotazione:Si
Periodo di apertura:
Tutti i giorni eccetto il lunedì (da gennaio a marzo).
Da aprile ad agosto sarà aperto tutti i giorni.
Durante lo svolgimento di convegni alcune aree potrebbero non essere accessibili.
Tipologia ingresso:A pagamento
Approfondimento
Proprietà demaniale.
Gestore: A.T.I. Sistema Museo - Orione S.r.l.
Tratto da viaggiareinpuglia.it

giovedì 2 giugno 2011

Castel del Monte

Castel del Monte
Capolavoro unico dell’architettura medievale che l’Unesco nel 1996 ha dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità.
Non si può trascurare la visita a questo castello voluto e commissionato dall'imperatore Federico II e presumibilmente completato intorno al 1240. Per la sua forma e la sua funzione Castel del Monte si differenzia in modo significativo dagli altri castelli che si possono visitare in Puglia. La forma dell'ottagono sul quale è strutturato l'intero edificio, da un lato rappresenta uno schema architettonico rigoroso e dall'altro richiama aspetti (probabilmente) simbolici, che rendono la visita ancor più interessante. Non è da escludere, inoltre, che la costruzione del castello, i cui lavori di progettazione sono stati direttamente seguiti dall'imperatore, sia stata ispirata da altre costruzioni che lo stesso Federico II aveva visto durante la sesta crociata.

Indirizzo:
Via Castel Del Monte - 70031
Comune:Andria
Provincia:Barletta-Andria-Trani
Telefono:(+39) 0883569997
Fax:(+39) 0883569997
E-mail:ambienteba@arti.beniculturali.it

Cenni storici:
Federico II è uno dei principali protagonisti della storia medievale pugliese, avendo commissionato la costruzione di numerosi castelli che ancora oggi possono essere apprezzati dai turisti che visitano la Puglia. Federico II fu imperatore del Sacro Romano Impero dal 1211 fino al 1250, anno della sua morte. Per la sua curiosità nei confronti delle arti e delle scienze fu definito Stupor mundi, ovvero meraviglia del mondo. Partecipò alle crociate, fu scomunicato da Papa Gregorio IX e fu artefice di una fervida attività legislativa che portò avanti con l'ausilio di importanti giuristi del tempo, come Pier delle Vigne.
Curiosità:
La leggenda vuole che sia stato lo stesso Federico II di Svevia a seguirne la progettazione e che il principale utilizzo del castello fosse come osservatorio astronomico. Inoltre, il profilo del castello è stato coniato sulle monete italiane da un centesimo di euro
Da non Perdere:
Si suggerisce di includere la visita a questo splendido castello durante il proprio viaggio in Puglia, dedicando anche poche ore per osservare, in qualsiasi periodo dell'anno, uno dei magnifici tesori dell'Italia.
Prezzo:
3 euro, ridotto 1,50
Orario continuato:da: 9.00 a: 18.30
Orario Estivo:da: 10.15 a: 19.45
SERVIZI
Accessibilità ai disabili:No
Periodo di apertura:
Modalità di visita: tutti i giorni compresi festivi e domeniche 1 ottobre - 28 febbraio dalle ore 09.00 alle 18.30 1 marzo - 30 settembre dalle ore 10.15 alle 19.45
Riduzioni:
1, 50 euro per over 65 e studenti
Tipologia ingresso:
A pagamento
Approfondimento:Proprietà Statale
Tratto da viaggiareinpuglia.it

Arte e cultura in Puglia

Puglia terra di conquista e di dominazioni. I castelli, veri capolavori dell’architettura, tra cui Castel del Monte, patrimonio mondiale dell’Unesco e le numerose torri di avvistamento che tratteggiano le coste a sud. Ed ancora, i palazzi nobiliari, i borghi e le piazze, simboli di potere, luoghi del vivere civile.

Puglia terra d’arte. Le città e i centri più piccoli custodiscono sontuosi edifici storici, espressione delle correnti artistiche rinascimentali e barocche, oggi importanti contenitori d’arte destinati ad accogliere biblioteche, musei e pinacoteche.

Puglia terra di fede e di antiche tradizioni. Basiliche, cattedrali e santuari, espressioni artistiche diverse accomunate dalla fede; ed ancora, feste patronali, sagre di paese e suggestive rievocazioni storiche rinnovano ogni anno antiche consuetudini legate al momento della festa.

Puglia culla di civiltà. Resti di civiltà antichissime attestano la frequentazione di queste terre dalla preistoria al medioevo, le cui tracce si conservano ancora oggi in importanti parchi archeologici e nei principali musei cittadini.

Puglia terra di antichi mestieri. Nei piccoli borghi e nelle grandi città il lavoro degli artigiani rivive nella lavorazione di splendide creazioni artistiche, oggi come allora realizzate secondo metodi tradizionali. Sono i famosi fischietti di terracotta di Rutigliano, i merletti del Gargano, i prodotti ceramici di Grottaglie e i manufatti realizzati nel Salento con la tenera pietra leccese, con il ferro battuto e con la cartapesta.
Tratto da viaggiareinpuglia.it