lunedì 27 dicembre 2010

Perchè venire in vacanza nel Salento

E’ da poco più di venti anni che il Salento è diventato uno dei poli di attrazione per chi vuole trascorrere una vacanza ricca di emozioni e di fascino. Questa terra è infatti finalmente riuscita a rivelarsi per il suo patrimonio naturalistico, culturale e artistico, racchiuso nelle splendide cittadine ricche di storia e di arte, come Lecce recentemente inserita (unica città italiana) nella lista "Best in travel 2010" di Lonely Planet quale città da visitare nel 2010, con la magia che si respira nell’aria, aria che sa di grazia e di cultura, di accoglienza e di festa, di barocco e di orecchiette; Otranto, dove storia, fascino, mare cristallino, divertimento, servizi e accoglienza tipica salentina si concentrano e trovano la loro massima espressione: passare da Otranto è non essere più gli stessi; Gallipolipalazzi e costruzioni in pietra leccese, il barocco che esplode in ogni dove, mare cristallino e sole sempre generoso che esalta i colori fino all'esasperazione, il cielo azzurro striato di nuvole, un continuo via vai di gente sorridente…questa è Gallipoli.

Il Salento regala inoltre splendidi litorali che si aprono in spiagge immense e candide come quelle tropicali, o in aspri e selvaggi panorami di scogliere ed anfratti rocciosi O ancora il fascinoso paesaggio dell’entroterra, con le sue terre rosse e gli uliveti, i vigneti e le antiche vie della pastorizia e della cultura contadina.

La bellezza del Salento e l’afflusso sempre più numerosi di turisti e viaggiatori, attirati qui dalle tante bellezze che il territorio sa offrire, sono stati i motori dello sviluppo esponenziale dell’industria del turismo in questa regione della Puglia. Un’industria che, nata solo di recente, è riuscita a coniugare con armonia l’esigenza di accogliere ogni anno sempre più ospiti con la salvaguardia e rispetto dell'ambiente e del territorio.

Oltre al patrimonio storico ed artistico ci sono anche altri aspetti del Salento che si potranno ammirare, non solo durante l’estate ma per tutta la durata dell’anno solare.

In primo luogo la cultura locale, che ha una delle sue espressioni d’eccellenza nella tradizione popolare della pizzica, una danza tradizionale un tempo utilizzata come strumento terapeutico per curare le tarantolate ed oggi riscoperta dai giovani come prezioso ed affascinante momento di svago, divertimento e cultura.
La pizzica è al centro di eventi molto importanti, come il festival che si tiene ogni anno a Melpignano nella seconda metà di agosto, diventato da qualche anno un appuntamento cui partecipano migliaia di persone. Un evento che in pochi anni ha saputo stimolare l’interesse anche al di fuori dei confini regionali o nazionali, anche grazie al fatto che sono stati molti, in questi dieci anni di vita del festival, gli artisti di fama internazionale che hanno partecipato alla manifestazione, cimentandosi con le asprezze e le sonorità indiavolate che contraddistinguono la pizzica.

Anche l'artigianato salentino, che è riuscito a sopravvivere a tempi frenetici sapendosi rinnovare e trovando nuova linfa nei giovani che hanno deciso di non partire più, di non abbandonare la loro amata terra, è un aspetto particolarmente interessante. Esso si caratterizza nelle diverse zone del Salento a seconda delle materie prime: la pietra leccese, l'umile cartapesta, la ceramica e la terracotta, l'ebanisteria salentina e perfino gli esili giunchi, che intrecciati da mani esperte, diventano canestri, ceste, nasse per la pesca e fiscelle per contenere il formaggio fresco.Vivere il Salento significa vivere le sue tradizioni. Nei piccoli borghi e nelle grandi città il lavoro degli artigiani rivive nella lavorazione di splendide creazioni artistiche, oggi come allora realizzate secondo metodi tradizionali.
Affacciarsi discretamente in una bottega e fare quattro chiacchiere con l'artigiano può regalare sensazioni intense ed impreviste, che aiutano senz'altro a scoprire fino in fondo l'essenza e l'intimità di questa terra...

Un altro aspetto di sicuro interesse per chi è in vacanza nel Salento è la cucina locale. Tantissimi i piatti tradizionali, e ricchissima l’offerta di alimenti genuini, provenienti dalle pescose acque del Mediterraneo e dalla terra fertile dove da millenni si coltivano pregiati prodotti come le olive e l’uva, gli ortaggi e la frutta, le “Cicureddhe cu la carne de maiale” (cicorie selvatiche con la pancetta di maiale), oppure le “Cicureddhe cu le fave nette”, i famosi “Turcinieddri”, fatti con le interiora di agnello e poi cotti alla brace e i “ Pezzetti di cavallo”, carne di cavallo fatta al sugo con alloro e peperoncino piccante, le Pucce, ovvero pane con le olive nere, che spesso per i giovani sono un sfiziosa alternativa al classico panino e il “Pasticciotto Leccese”, Indimenticabile il sapore dell’olio extravergine di oliva, e dei vini locali, che da qualche anno sono riusciti a conquistare il cuore ed il palato di moltissimi estimatori, in Italia come all’estero, nonché premi ed i marchi di qualità DOP e DOC. Sapori genuini ed intensi che contribuiscono a rendere ancor più piacevole il soggiorno e la vacanza in Salento.

Tra le fonti: pizzica.info
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Aritocolo molto interessante
in poche righe si è sintetizzato in modo apprezzabile l'essenza del Salento.
Ci sono stato durante l'estate appena trascorsa.
Il Salento credo che ormai da anni sia un "must"...rientra nella top ten delle mete turitische estive.

bb venezia ha detto...

penso che non ci sia bisogno di troppe parole, basta vedere le immagini!